Museo Bailo espone la donazione "Il Pensieroso" di Arturo Martini
L'opera "Il Pensieroso" di Arturo Martini è una delle ‘copie’ segnalate in bibliografia come presenti in collezioni private, a stampo in piccole serie
È stata consegnata oggi, al Museo Bailo, l’opera di terracotta alta 26 centimetri raffigurante un uomo seduto assorto in atteggiamento pensoso, donato al Comune di Treviso dalla famiglia Botter.
"Il Pensieroso" di Arturo Martini
“Il pensieroso”, questo il titolo della scultura, è una delle ‘copie’ segnalate in bibliografia come presenti in collezioni private, a stampo in piccole serie, che lo stesso Martini ideava espressamente per la realizzazione in multipli. Ogni pezzo diventava comunque unico perché rifinito personalmente dall’artista prima della cottura, oppure dipinto e maiolicato, anche da altri decoratori, o trattato a freddo post-cottura.
Rispetto all’esemplare ‘verde ossido’ già presente nei Musei Civici dal 1959, è costituita dalla minuziosa rifinitura ottenuta tramite sottili dettagli incisi sulla creta prima dell’essicazione e il passaggio in forno, quindi verosimilmente autografa. L’opera è riferita al 1926-1927.
«Siamo lieti di aver donato alla Città un’opera di Arturo Martini come “Il pensieroso”», dichiarano Francesco, Marco e Fabio Bruno. «Lo facciamo in memoria dei nostri genitori Fulvio Bruno e Laura Botter, a ricordo della loro passione per l’Arte e il Bello. Nel farlo sentiamo di affidare alla collettività anche una pagina di vita di due esponenti della vita artistica trevigiana e veneta. “Il pensieroso”, infatti, proviene dalla collezione del nonno Mario Botter, noto studioso d’arte e restauratore, che, insieme ad altre sculture, la aveva acquistata dallo stesso Martini con cui condivideva una lunga amicizia e collaborazione e ne fece dono dopo le nozze a papà e mamma».
«Siamo certi di interpretare con questa donazione i sentimenti e gli insegnamenti di chi la ha posseduta prima di noi» continuano i Bruno.
Nella cavità interna della terracotta, vi sono alcune annotazioni a lapis dello stesso Botter, tra le quali la sua firma, segno di provenienza posto certamente in occasione di esposizioni. La statuetta, infatti, è stata visibile in alcune mostre del passato dedicate allo scultore trevigiano.
L’ esposizione nel Museo Bailo
«Siamo grati alle famiglie Bruno e Botter, con cui il rapporto è intenso e consolidato, per l’impegno nella condivisione e la valorizzazione del patrimonio artistico della Città», afferma l’assessore ai Beni Culturali e Turismo del Comune di Treviso, Lavinia Colonna Preti. «Anche questa donazione, un’opera di Arturo Martini tanto unica quanto significativa, sarà un altro importante modo di ricordare la famiglia Botter, noti restauratori e artisti, grazie ai quali i nostri Musei sono oggi quelli che sono».