Nella giornata di oggi, sabato 15 novembre 2025, è stata inaugurata la mostra “Da Picasso a Van Gogh. Storie di pittura dall’astrazione all’impressionismo” al Museo Santa Caterina di Treviso.
La mostra “Da Picasso a Van Gogh”
In particolare, sarà possibile vedere i capolavori esposti fino al 10 maggio 2026, quando i capolavori saranno riconsegnati al Toledo Museum of Art dell’Ohio. L’esposizione, curata da Marco Goldin, sarà un viaggio tra alcune delle tele più ammirate del mondo, come le “Ninfee” di Claude Monet, alcune delle quali arriveranno in Italia per la prima volta.
Il percorso è pensato per procedere al contrario, partendo dalla modernità dell’astrazione americana per raggiungere i classici europei di fama internazionale. Come ha voluto sottolineare il curatore, l’obiettivo non è esporre i singoli quadri, stupendi anche da soli, ma creare una storia e un percorso.
Di fatto, il valore dei quadri supera il miliardo di euro e include opere di: Picasso, Matisse, Modigliani, Braque, Cezanne. Ma, forse di maggiore “importanza” sarà Campo di grano con falciatore ad Auvers di Van Gogh, a cui è stata dedicato il padiglione finale.

Infatti, nello stesso padiglione è stata allestita una sala cinema, in cui sarà proiettato ininterrottamente il film scritto e diretto dallo stesso Goldin: “Gli ultimi giorni di vita di Van Gogh”.
Successo annunciato
Con oltre 30mila prenotazioni che anticipavano l’inaugurazione, la mostra si presenta non solo come un successo di per sé, con una stima di 260 mila visitatori prima del 10 maggio, ma anche come biglietto da visita per Treviso. In particolare, secondo Alessandro Minello, economista e docente della Ca’ Foscari, se si applicano i principi macroeconomici si può stimare un introito di circa 63 milioni di euro, come ha dichiarato a Il Gazzettino.
Infatti, se si contano anche gli effetti benefici all’esterno del museo, quindi a Treviso, si può calcolare un guadagno di circa 11 milioni di euro, mentre gli indotti potrebbero raggiungere i 14 milioni.
Inoltre, non si può sottovalutare l’effetto delle Olimpiadi invernali 2026, visto che, attraendo visitatori da tutto il mondo, potrebbero fare anche un salto al Museo di Santa Caterina. Nello specifico, per gli appassionati d’arte è un’occasione da non perdere, se si considera che le opere si potevano ammirare solamente oltreoceano.