tagli al personale

373 esuberi per Electrolux Italia: coinvolto anche lo stabilimento di Susegana

Presa la decisione sugli esuberi che andranno a intaccare anche lo stabilimento di Susegana che conta 1.300 dipendenti

373 esuberi per Electrolux Italia: coinvolto anche lo stabilimento di Susegana
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L’incontro fra Electrolux, il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm e la Direzione aziendale tenutosi lo scorso 30 novembre 2023 aveva messo in evidenza la situazione in calo - già dal 2022 - del mercato europeo, impattando negativamente anche su Electrolux e i sui conti con un Ebit di sotto la soglia prevista.

Tagli anche in Electrolux Italia

Per questo motivo il piano di riorganizzazione ha previsto, tra le altre manovre, anche 3mila esuberi del personale a livello globale, con ricadute anche per l’Italia che sino ad oggi non era possibile quantificare.

Così nella giornata di ieri, mercoledì 17 gennaio 2024, si è tenuto a Mestre, frazione del Comune di Venezia, l’incontro sulle ricadute occupazionali che la società subirà nel nostro Paese a fronte del nuovo piano riorganizzativo.

Esuberi in numeri

Electrolux tiene a precisare la sua disponibilità a non inserire i tagli al personale nell’ottica del licenziamento collettivo, gestendo le seguenti eccedenze mediante accordi “morbidi” di uscite incentivate, ma subordinate alla non opposizione individuale al recesso; più comunemente tale pratica viene indicata col nome di “uscite volontarie”.

Nel mirino, si contano 199 esuberi tra gli operai, di cui 17 nello stabilimento di Susegana, Solaro 5 esuberi, mentre a Cerreto 13. I numeri maggiori si registrano tra Porcia e Forlì, dove è in corso il contratto di solidarietà, con un calo del personale di rispettivamente 95 e 70 persone.

Anche fra gli impiegati si contano per Susegana 30 esuberi, poi 5 esuberi a Cerreto, 5 Solaro, 73 Porcia, 38 Forlì, 13 Pordenone, 10 sales localizzati prevalentemente in provincia di Milano. Quindi in Italia fra gli impiegati contiamo 174 esuberi.

Il totale degli esuberi in Italia ammonterà dunque a 373 persone che rimarranno senza lavoro, così per evitare un licenziamento di tali dimensioni, il sindacato di Fim, Fiom, Uilm nazionali ha proposto alcune manovre che si potrebbero mettere in campo per ammorbidire la situazione, ma soprattutto la contestazione mossa nei riguardi dello stabilimento di Solaro, per cui la decisione andrebbe in conflitto con le intese fatte in precedenza.

Le proposte

  • il ritiro della dichiarazione di esuberi nello stabilimento di Solaro in quanto contraddittoria rispetto alle intese pregresse;
  • l’eliminazione della obbligatorietà dell’uscita per chi può agganciare la pensione;
  • la introduzione del part time volontario e della ricollocazione interna come strumenti alternativi di gestione degli esuberi;
  • l’impegno a incrementare il novero delle postazioni per i lavoratori con ridotte capacità lavorative;
  • l’introduzione dell’outplacement a supporto di chi sceglierà di uscire
  • la revisione in meglio degli incentivi vigenti con una voce aggiuntiva per chi opta per l’uscita in tempi brevi;
  • il confronto mensile con i delegati di stabilimento su tutti gli aspetti applicativi dell’accordo a partire dalle dinamiche produttive e occupazionali.

Nella speranza che tali proposte possano avere risposta in occasione del prossimo incontro fissato al 5 febbraio 2024, il sindacato precisa come sia sempre più evidente la necessità di aprire un tavolo del settore elettrodomestici con il Governo per la salvaguardia di un comparto oggetto di esportazioni ma che a causa della contrazione del mercato e dell’innalzamento dei costi è oggi in grave difficoltà.

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