Banca delle Terre Venete per il Terzo Settore: al via la quarta edizione del progetto “Crowdfunding: il dono della comunità”
L’Istituto di credito sosterrà le iniziative selezionate con un contributo di co-finanziamento pari al 20% del budget totale da raccogliere
Banca delle Terre Venete annuncia la quarta edizione del progetto “Crowdfunding: il dono della comunità”.
Banca delle Terre Venete per il Terzo Settore
Al via la quarta edizione del progetto “Crowdfunding: il dono della comunità” promosso da Banca delle Terre Venete, Credito Cooperativo del Gruppo Iccrea. Rivolto al mondo del Terzo Settore, aiuta associazioni ed enti no-profit delle province di Treviso e Vicenza ad acquisire nuove risorse per iniziative di valenza sociale, culturale, turistica, sportiva e civica.
La presentazione ufficiale si è svolta nel corso di un evento organizzato insieme a Ginger Crowdfunding, che gestisce una delle principali piattaforme di crowdfunding italiane ed è partner di Banca delle Terre Venete dalla prima edizione del progetto, avviato nel 2020. Da allora sono state lanciate 37 campagne co-finanziate dall’Istituto e sono stati raccolti 442 mila euro attraverso il coinvolgimento di oltre 4700 donatori, con un tasso di overfunding (superamento dell'importo minimo prefissato) del 170%.
«I risultati raggiunti fino ad oggi sono ottimi - sottolinea Gianfranco Sasso, Presidente di Banca delle Terre Venete - e confermano le potenzialità del web per coinvolgere più persone e sostenere le realtà che necessitano di risorse per realizzare le proprie iniziative. Attraverso il nostro supporto, intendiamo incentivare e gratificare progetti concreti, aggreganti e capaci di creare valore aggiunto per le comunità e le persone nei territori di Vicenza e Treviso, nei quali opera l’Istituto e dove la presenza di realtà del volontariato è tra le più elevate d’Italia».
Gli interessati sono invitati a iscriversi al workshop di formazione offerto dalla Banca, volto a supportare la presentazione di una bozza di progetto strutturata che sarà vagliata dagli esperti di Ginger Crowdfunding e dall’Istituto. Le proposte selezionate dalla Banca, saranno da questa sostenute con un contributo di co-finanziamento pari al 20% del budget totale da raccogliere. Tra le iniziative supportate, le campagne “Salviamo il mondo per salvare noi” dell’Associazione Familiari Atlantis e “Riscaldiamo la casetta del radicchio” de L’Incontro Cooperativa Sociale nel trevigiano; i progetti “La diversità ci nutre” della Coop. Sociale Il Ponte e “Doposcuola e... Sport!” di Rugby Vicenza A.S.D. nel vicentino.
Pietro Pignata, Vice Presidente Vicario di Banca delle Terre Venete, aggiunge:
«Le realtà del Terzo Settore presenti nei nostri territori in questi anni hanno dimostrato grande sensibilità ed effervescenza, portando a termine progettualità significative per la collettività. Da sempre il Credito Cooperativo, che nel legame con la comunità vede uno dei propri capisaldi, valorizza questo rigoglioso tessuto di associazioni, enti no-profit, parrocchie. Un patrimonio di immenso valore che va coltivato e sostenuto affinché possa dare seguito alla sua preziosa opera».
«Questo progetto investe nel Terzo Settore unendo alla raccolta di risorse finanziarie il consolidamento sia delle competenze interne sia della comunità di riferimento. Alla conclusione del percorso l'organizzazione è più solida sotto molteplici punti di vista. La formazione è il primo passo del percorso e inizierà il 23 marzo» sottolinea Agnese Agrizzi, CEO di Ginger Crowdfunding.
Banca delle Terre Venete, parte del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, è nata nel 2020 con la fusione per incorporazione tra Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola e Credito Trevigiano. Ha sede amministrativa a Vicenza e legale a Vedelago. È la prima realtà del Triveneto del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea per dimensioni e volumi di attivi, con uno stock di 3,8 miliardi di euro di attivi, con impieghi pari a 1,8 miliardi di euro e una raccolta complessiva da 4,2 miliardi di euro. Vanta una base sociale di circa 14 mila soci e conta 58 sportelli distribuiti senza sovrapposizioni a livello regionale in 49 comuni nelle province di Vicenza, Treviso, Padova e Verona, 120 mila clienti e 450 dipendenti.