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La guerra tra Russia e Ucraina mette a serio rischio l'export trevigiano

Oscar Bernardi: "La Marca Trevigiana rischia un ulteriore arretramento. Il 40% garantito da settori a forte incidenza di MPI, ma si rischia la tempesta perfetta".

La guerra tra Russia e Ucraina mette a serio rischio l'export trevigiano
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Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, avvisa che la guerra tra Russia e Ucraina metterà a serio rischio l'export trevigiano verso il mercato russo:

"La crisi ucraina si aggrava e si concretizzano nuovi rischi per l’economia della Marca Trevigiana".

La guerra tra Russia e Ucraina mette a serio rischio l'export trevigiano

L’allarme arriva da Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana:

"La crisi ucraina si aggrava e si concretizzano nuovi rischi per l’economia della Marca Trevigiana. La provincia di Treviso nel 2013 era la sesta a livello nazionale per esportazioni manifatturiere nel mercato russo per un valore di quasi 275 milioni di euro di merci vendute. Nel 2021 si collocava al quinto posto della classifica italiana con una perdita di circa 48 milioni di euro di esportazioni, pari a un -17.5%. Con il precipitare della situazione internazionale si rischia la tempesta perfetta: caro energia, aumento dei prezzi delle commodities, difficoltà nel reperimento di materie prime, l’aumento dei costi del trasporto via container e la riduzione delle esportazioni verso Russia e Ucraina".

Confartigianato ha elaborato i dati dell’export veneto, sottolineando come le conseguenze del precedente conflitto russo-ucraino di otto anni fa si siano scaricate interamente sulle esportazioni verso la Russia. Esportazioni che, tra il 2013 e il 2021, per l’Unione europea a 27 cumulano un calo del 23,4%. Con una maggiore penalizzazione del made in Italy (-29,3%). Il Veneto era sul podio come terza regione più presente nel mercato russo, nove anni fa con ben un miliardo e 320 milioni di euro di merci vendute. Ed è la terza più colpita dal crollo, con un calo tra il 2013 ed il 2021 di 346 milioni di euro (-26,2%).

"Nonostante le conseguenze di lungo periodo della crisi di Crimea 2014 - spiega Oscar Bernardi - con le relative sanzioni economiche alla Russia, è salita la dipendenza del nostro Paese dal gas russo. Un motivo per guardare con maggior preoccupazione all’attuale escalation della tensione. La Russia ha rappresentato, anche per la Marca Trevigiana, un mercato di grande interesse specie per il manifatturiero dei settori a maggiore concentrazione di MPI".

Questo comparto vale da solo il 40% del totale export veneto, con i settori moda e mobili protagonisti. Le esportazioni nel 2021 erano in ripresa, ma ancora lontane dal pre-covid, l’escalation di tensione in Ucraina rischia di assestare un ulteriore colpo all’economia della Marca Trevigiana.

"I Governi - conclude il presidente Bernardi - ricerchino ogni possibile soluzione per scongiurare le derive del conflitto in termini di vite e oltre che di alterazioni di un mercato internazionale già estremamente compromesso".

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