Faram, fondata nel 1957 da Uberto Bacilieri e nel 2014 viene rilevata dalla Holding Industriale Aliante che, allora, la rinominò Faram1957 in onore della preziosa eredità storica che si era venuta a comprare nella Marca.
Oggi il Fondo Aliante Equity3 sarebbe chiamato a ricapitalizzare e, se non lo facesse, si aprirebbe la strada ad una delle prossime chiusure in quella che un tempo era la Marca gioiosa.

Una storia come tante
Passati i tempi, fino al 2014, appunto, in cui l’azienda era leader indiscussa nella progettazione di soluzioni d’interni per ufficio ed inanellava joint venture con i più importanti marchi internazionali: essa era sinonimo di tradizione e innovazione e proponeva soluzioni all’avanguardia in grado di soddisfare le esigenze del mercato e la creatività degli Architetti.
“Nel corso degli anni Settanta – racconta ancora il sito aziendale – Faram ha lanciato le sue pareti attrezzate, che sono poi evolute in pareti divisorie cieche e vetrate, guadagnando riconoscimento internazionale grazie al suo approccio dinamico e fortemente innovativo”
Sono marcati Faram i sistemi d’arredo per ufficio come Bahlara, Cartesio e Dinamico e Cube, ma la ditta ha pure acquistato altri marchi, fintanto che, una dozzina di anni fa, non è diventata solo un marchio appetibile anch’essa, al di là del riconoscimento ..”d’ufficio” – qui è proprio un termine azzeccato – che la nuova proprietà le faceva, mentre il mix tra nuovo management e risorse storiche dell’azienda, ne prometteva il rilancio.
Dal 2014 ad oggi, le bandierine rosse sventolate sul web sono solo due: quella del 2022 che annunciava l’acquisto del marchio Sintetica, linea di altissimo profilo per rafforzare la presenza sui mercati di tutto il mondo”, e quella del 2023 che laconicamente informava che “il cavallino rosso continuava la sua corsa“.
Già, quello di Maranello forse, perché proprio nel 2023, con 39 dipendenti e un fatturato di 10.739.994,00 euro, Faram1957 annotava un risultato aziendale in perdita per 3.606.437,00 euro a fronte di un capitale sociale che di milioni ne aveva tre e mezzo.
Insomma, ci si era ormai “mangiato tutto“, a dirlo alla trevisana maniera, piuttosto che con l’aplomb della finanza d’alto bordo che, come in tanti altri casi, si è sostituita alle proprietà famigliari protagoniste del boom economico italiano.
Notizia di oggi
E’ notizia di oggi che Faram1957 è a rischio chiusura: i conti sarebbero in rosso ed allora, cosa si fa?
Operai a casa, intanto, dal momento che l’Amministrazione unico avrebbe sottoscritto lo scioglimento dell’impresa.
Soliti concitati passi
Il resto lo conosciamo: confronti al tavolo Regionale, con l’Assessore al Lavoro a mediare tra rappresentanze sindacali e vertice aziendale – sempre che quello, come talvolta capita, non mandi in sua vece un legale – i 33 dipendenti di presidio in via Schiavonesca, 71 a Giavera del Montello (TV). (In copertina: dal sito aziendale la facciata della storica Ditta)
Richiesta di intervento del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Altri confronti ai massimi livelli e rientro a Venezia per verificare la roadmap degli ammortizzatori sociali tra prepensionamenti per i più anziani e cassa integrazione guadagni in attesa di ricollocamento, per gli altri.
Secondo voi
Il proprietario, scusate, il Fondo Aliante Equity3 che non ha ancora ricapitalizzato, lo farà?
Se non lo fa, ci uniamo all’amara constatazione di qualche altra testata: addio a 68 anni di storia, con buona pace di quel grande imprenditore che fu Uberto Bacilieri, mancato ad 84anni il 2 luglio 2010.
