Castelfranco, 140mila euro per le scuole d'infanzia paritarie
Obiettivo favorire e aiutare concretamente le attività delle scuole paritarie parrocchiali del Comune per il ruolo educativo fondamentale nella fascia delle scuole per l’infanzia.
E' l’importo stanziato dall’amministrazione comunale di Castelfranco Veneto per sostenere le scuole paritarie della città (fascia 3-6 anni).
Castelfranco, 140mila euro per le scuole d'infanzia paritarie
E’ di 140mila euro l’importo stanziato dall’amministrazione comunale di Castelfranco Veneto per sostenere le scuole paritarie della città (fascia 3-6 anni).
Una scelta operata attraverso due diverse operazioni ma con un unico intento, favorire e aiutare concretamente le attività delle scuole paritarie parrocchiali del Comune che svolgono un ruolo fondamentale educativo nella fascia delle scuole per l’infanzia.
Il commento dell'assessore Pivotti
Spiega l’assessore all’Istruzione, Franco Pivotti:
“La prima azione riguarda lo stanziamento di un contributo straordinario di 70mila euro per l’anno scolastico 2020-2021. Si tratta di una somma che va ad aggiungersi al contributo ordinario di oltre 380mila euro annui che nel panorama Veneto è tra i più alti erogati a sostegno delle attività delle sette scuole dell’infanzia operanti nel nostro territorio. E’ un intervento dettato dalla volontà di venire incontro alle difficoltà economiche delle scuole parrocchiali che, a causa della pandemia di Covid, sono state costrette a sostenere maggiori costi”.
La seconda azione, invece, va a sostenere le attività delle sette scuole parrocchiali per l’infanzia per il periodo di luglio.
Aggiunge Pivotti:
“Le proposte in questo periodo, rivolta ai frequentanti delle scuole parrocchiali e non solo, si configura come attività sia formativa che ludico-ricreativa similarmente alle attività di GREST che i centri parrocchiali hanno sempre svolto. Per queste attività l’amministrazione erogherà per ognuno dei sette centri parrocchiali 10mila euro per complessivi 70mila euro: finora sono arrivate richieste per cinque scuole ma la speranza è che l’attività possa essere svolta in tutti i sette centri”.