Polemica in Consiglio

Come fanno Matteotti e Mussolini ad essere entrambi cittadini onorari di Treviso?

Nel centenario della sua morte il Comune di Treviso ha conferito la cittadinanza onoraria al deputato socialista, ma la mozione per revocare il titolo a Benito Mussolini (mandante dell'assassinio) è stata respinta

Come fanno Matteotti e Mussolini ad essere entrambi cittadini onorari di Treviso?
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Ieri, giovedì 27 giugno 2024, il Comune di Treviso ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria a Giacomo Matteotti, il deputato assassinato dai fascisti il 10 giugno 1924. Ma alla richiesta dei consiglieri di minoranza di revocare questo titolo a Benito Mussolini, mandante dell'omicidio del deputato polesano, in Consiglio Comunale è scoppiata la polemica.

Matteotti e Mussolini cittadini onorari di Treviso

Il 10 giugno 1924, Giacomo Matteotti, giovane deputato socialista rodigino, fu rapito e brutalmente assassinato da cinque squadristi fascisti. Matteotti era il più coraggioso oppositore del regime, colui che aveva osato denunciare i brogli elettorali e la corruzione del governo di Benito Mussolini.

Ed è proprio nel centenario della sua morte che il Comune di Treviso ha deciso di conferire al deputato socialista la cittadinanza onoraria, decisione approvata all'unanimità, con 27 voti favorevoli, nel consiglio comunale di giovedì 27 giugno 2024.

Ma nella successiva votazione della mozione proposta dall'opposizione di centrosinistra per la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, mandante dell'omicidio Matteotti, in consiglio comunale è scoppiata la polemica.

Qui di seguito ecco il live streaming integrale del consiglio comunale del 27 giugno 2024. La discussione sulle cittadinanze onorarie a Matteotti e Mussolini iniziano intorno alle 3 ore e 13 minuti.

La polemica in consiglio comunale

Se maggioranza e opposizione erano entrambi favorevoli alla cittadinanza onoraria per Matteotti, la mozione per la revoca del titolo a Benito Mussolini ha scatenato un acceso dibattito.

La mozione è stata proposta dalla consigliera di minoranza Antonella Tocchetto, che ha sottolineato l'inconciliabilità della cittadinanza onoraria a Mussolini con quella a Matteotti e con i valori di libertà e democrazia rappresentati dalla medaglia d’oro al valor civile di Treviso.

Antonella Tocchetto

La maggioranza, d'altra parte, ha sostenuto il valore storico che ha la cittadinanza onoraria conferita al Duce cento anni fa, nel maggio 1924, pochi giorni prima che Matteotti venisse assassinato.

"Revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini solleva diverse considerazioni di natura storica, politica e simbolica", ha risposto la consigliera di maggioranza Stefania Franceschini.

Stefania Franceschini

"Questa mozione rappresenta una presa di posizione morale e un rifiuto simbolico di ciò che Mussolini ha rappresentato. Ci viene chiesto di cancellare un atto politico ormai consolidato e storicizzato, sono trascorsi 100 anni. Se la storia è memoria questi avvenimenti drammatici e deprecabili meritano di essere preservati, si deve sapere com'era Treviso nel 1924".

Anche il capogruppo della Lega, Christian Schiavon, ha criticato l'opposizione, paragonando la revoca della cittadinanza a Mussolini alla demolizione di simboli fascisti storici come la Farnesina o Sabaudia.

Christian Schiavon

Il capogruppo del PD, invece, Stefano Pelloni, ha insistito che la revoca non significava cancellare la storia, ma riconoscere e rispettare i valori attuali.

Stefano Pelloni

Alla fine, la mozione per revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini è stata respinta con 16 voti contro 9, lasciando Mussolini cittadino onorario di Treviso.

Il sindaco Conte: "Un fatto storico, circoscritto e datato"

Sulla vicenda è intervenuto anche il Sindaco Mario Conte, che oggi, venerdì 28 giugno 2024, sul suo profilo Facebook ha scritto:

"Ritengo doveroso chiudere la questione della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Ieri, in Consiglio Comunale, è stata respinta mozione che ne chiedeva la cancellazione dall'albo comunale.
La cittadinanza onoraria a Mussolini era stata conferita, come in moltissimi altri comuni italiani, nel 1924.
Lo sottolineo, nel 1924. Un fatto STORICO, circoscritto e DATATO.
Nessuno, dalla fine della seconda guerra mondiale, ha sentito poi la necessità di depennare quel nome dai registri.
Molto semplicemente perché si è voluto andare avanti.
Sono convinto che i valori dell'antifascismo e della resistenza non si rafforzino eliminando i riferimenti bensì attraverso le azioni e il comportamento quotidiano all'interno della comunità.
Non si è antifascisti quando si cancella, ma quando si costruisce una società migliore e quando si contribuisce a educare e formare, come peraltro si sta facendo con gli incontri dedicati a Giacomo Matteotti (e per questo ringrazio Istresco), con le iniziative nelle scuole, con i progetti.
Lo stesso ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori (peraltro espressione del centrosinistra) si era opposto a una richiesta analoga perché "Mussolini e il fascismo sono già stati giudicati dalla storia perché sarebbe bene che il passato, per una volta, riuscisse a passare".
Ecco, la storia. Rispettiamola.
Treviso è stata, è e sarà sempre antifascista.
Andiamo avanti".

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