Covid, Zaia assicura: “Con AstraZeneca tutti vaccinati entro giugno | + 2076 positivi | Dati del 14 gennaio 2021
Il Governatore ha lanciato l'allarme: "La terza ondata è arrivata, non abbassiamo la guardia ora".
Uno spiraglio di ottimismo nel consueto bollettino sull’andamento epidemiologico in Veneto. Il Governatore Luca Zaia ha annunciato che, con l’arrivo del vaccino AstraZeneca, si potrebbe chiudere il piano vaccinale entro giugno. Resta, comunque, alta l’allerta.
Covid, la situazione in Veneto tra prospettive e andamento della curva
Numeri in leggera flessione, dati che lasciano intravedere un lieve calo della curva epidemiologica, quelli comunicati dal Governatore Luca Zaia nel consueto bollettino “Covid” di oggi, giovedì 14 gennaio 2021. L’andamento, infatti, già spiegato nei giorni scorsi, sembrerebbe essersi assestato, confermando dunque una tanto agognata discesa.
“Stiamo decrescendo – ha spiegato Zaia – Ma aspettiamo ancora per capire il trend. Nonostante questo, però, resta valido l’appello alla responsabilità di tutti. Dobbiamo tenere duro e resistere, non possiamo mollare proprio ora. Il nostro Rt è vicino allo zero e novantacinque. Ma siamo arancioni per l’alto rischio di diffusione”.
Sono 3527074 tamponi molecolari, 2202987 test rapidi, 2076 positivi in più nelle ultime 24 ore, 41197 tamponi, e tasso positività al 5 per cento. 79825 positivi ad oggi, dall’inizio 293795, 3220 ricoverati, 128 in meno rispetto a ieri, meno 119 in area non critica e meno 9 in terapia intensiva (351 il totale). Morti 101 in un giorno, 7785 in totale. Dimessi: 12465, 235 in sole 24 ore.
Piano vaccini
A margine del punto stampa, il Governatore ha voluto anche fornire uno spaccato del piano vaccinale su tutto il territorio della regione. Attualmente, infatti, procedono a ritmo spedito le somministrazioni delle dosi previste del vaccino Pfizer, ma occorre ricordare, che questo “equilibrio” potrebbe radicalmente cambiare con l’arrivo di nuovi farmaci attesi a breve.
“Sono 87147 le dosi somministrate, pari al 74 per cento. Da lunedì iniziamo a effettuare i richiami. Sono arrivati vaccini Moderna, 7800 dosi, dedicate solo a over 80. Si inizierà fuori dalle case di riposo. Attualmente stiamo vaccinando 60mila persone tra ospiti e operatori Rsa, e altrettanti 60mila soggetti impiegati come operatori sanitari”.
Per quanto riguarda gli ospedali e le case di riposo, ha riferito il Governatore Zaia, l’adesione registrata è stata in media tra il 90 e l’80 per cento. Gli ospiti, al momento, sono quasi tutti vaccinati e la “partita” (il richiamo) si potrà concludere presumibilmente entro la fine del mese di gennaio.
Il confronto con il Governo
Nel corso della mattinata si è tenuta una riunione con il Governo, per avere qualche anticipazione sul prossimo Dpcm e, soprattutto, degli aggiornamenti sul tema dei vaccini. Dopo 12 mesi, le Regioni hanno fatto sentire l’urgenza di uniformare i dati: dal 15 di gennaio, probabilmente ci sarà forse nel bollettino la colonna che riporta anche i tamponi rapidi.
“Questa è una fase diagnostica che tutto il mondo usa – ha proseguito Zaia – Per quanto riguarda i vaccini, invece, abbiamo ascoltato il commissario Arcuri, che ha introdotto il principio di creare magazzini prudenziali per ogni regione. Abbiamo fatto notare che i magazzini servono se si usano i vaccini. Non vogliamo assistere a regioni che fanno stock e poi non usano i farmaci”.
In attesa della prossima Conferenza delle Regioni per risolvere e chiarire tutti i punti sula gestione della pandemia a livello locale, tuttavia, è stata confermata la fornitura di Pfizer (48mila a settimana), Moderna 100mila a gennaio, 600mila a febbraio. Ma la vera novità riguarda un altro aspetto: il 29 di gennaio l’Ema procederà con la valutazione per il vaccino di AstraZeneca, grazie al quale è verosimile che si chiuda la partita vaccinale per giugno. Sarebbero 91milioni le dosi promesse.