Green Pass, il "no" del sindaco di Paese ai controlli: "Non faremo gli sceriffi!"
"I sindaci, o quanto meno io, non si metteranno certamente a fare gli “sceriffi” dei gestori di bar e ristoranti al chiuso, o delle palestre, piscine e impianti per gli sport di squadra”
Lo ha detto oggi il sindaco di Paese Katia Uberti, intervenendo sul Green Pass deciso dal governo.
Green Pass, il "no" del sindaco di Paese ai controlli
"I sindaci, o quanto meno io, non si metteranno certamente a fare gli “sceriffi” dei gestori di bar e ristoranti al chiuso, o delle palestre, piscine e impianti per gli sport di squadra”.
Lo ha detto il sindaco di Paese Katia Uberti, intervenendo sul Green Pass deciso dal governo.
“L'applicazione del cosiddetto “passaporto sanitario” agli eventi o nelle situazioni di grande affluenza ha indubbiamente una logica – ha detto Katia Uberti – ed è gestibile con i protocolli di sicurezza delle strutture che li ospitano. Ma il fatto che i gestori possano essere addirittura sanzionati qualora non riescano a verificare efficacemente non mi pare la strada giusta, tenuto conto che i controlli non sono proprio di semplice applicazione e potrebbero anche dare vita a possibili tensioni con il pubblico”.
LEGGI ANCHE:
"No Green Pass!": video e foto dai cortei di protesta a Treviso e Castelfranco
“Le istituzioni – ha concluso il sindaco di Paese – dovrebbero piuttosto muoversi con i cittadini, per esempio spiegando a chi non vuole sottoporsi alla vaccinazione ciò che questo può significare, confermando interventi “forti” sulle categorie ritenute essenziali”
La collega Cendron di Silea: "Serve buonsenso"
Più cauto invece il parere del sindaco di Silea, Rossella Cendron:
"Serve anzitutto il buonsenso, se effettivamente i controlli a campione sulla veridicità o meno dei Green Pass saranno in capo ai comuni e quindi alle varie Polizie locali, è probabile ci sarà un periodo sperimentale in cui ci saranno delle forme di accompagnamento anziché subito sanzioni. In attesa, tra un mese o due, di andare a regime. In ogni caso spesso i primi a segnalare eventuali scorrettezze sono i cittadini stessi, per cui per noi diventa anche più facile intervenire".