Polemica ispezione ministeriale, il PD Montebelluna risponde a Severin: “Attacchi gratuiti”
"Noi abbiamo solamente chiesto chiarezza e un pronto intervento come era dovere di una minoranza, visto che in quella settimana c'erano 60 dipendenti dell'ospedale in isolamento domiciliare".
Non si placano le tensioni dopo l’esito dell’ispezione ministeriale condotta sulla situazione dell’ospedale di Montebelluna, su sollecitazione dell’ex senatrice Laura Puppato e degli esponenti locali del PD.
Clima di tensione
Dopo la richiesta dell'ispezione al San Valentino, era stato duro il commento del sindaco Severin: "Certe fake news hanno fatto del male al nostro territorio, non possiamo metterci una pietra sopra".
Ora arriva un comunicato stampa del circolo PD Montebelluna che afferma:
"L'ospedale di Montebelluna ospita 158 ricoverati Covid, come riportato dai giornali di oggi, ed è il secondo ospedale del Veneto con più ricoverati Covid in area non critica e l'amministrazione anziché convocare i gruppi consiliari per informarli della situazione al fine collaborare, cosa fa? Lancia strali contro la minoranza e usa l'ispezione come arma politica comunicando i contenuti di una relazione, che tutti speriamo non indichi irregolarità, che però non è ancora stata pubblicata. Bisogna essere degli irresponsabili per creare un clima di tensione in questo momento. Ci auguriamo che la maggioranza stia almeno sollecitando le assunzioni promesse da Benazzi dopo il nostro intervento, considerata la delicatezza del momento".
Attacchi gratuiti
Il circolo PD Montebelluna prosegue sottolineando:
"Siamo amareggiati per gli attacchi gratuiti ricevuti da Severin che sa benissimo che il comunicato sulle bare che ha allarmato la città intera l'ha inviato lui stesso. Si assuma le sue responsabilità! Noi abbiamo solamente chiesto chiarezza e un pronto intervento come era dovere di una minoranza, visto che in quella settimana c'erano 60 dipendenti dell'ospedale in isolamento domiciliare e si era registrato un aumento dei contagi tra i montellunesi pari a 200 unità, in soli 7 giorni. Inoltre avevamo ricevuto segnalazioni non trascurabili da parte di dipendenti. Quindi ci siamo attivati a sostegno dell'ospedale e non contro".
E ancora:
"Perciò non ci vergognamo per aver aver chiesto maggiore trasparenza nell'interesse dei montebellunesi, e fortunatamente solo a seguito della nostra conferenza stampa, Benazzi ha promesso l'arrivo di 30 nuovi dipendenti. Ci dispiace invece che la maggioranza creda di poter silenziare la minoranza su questo tema. Occuparsi dell'ospedale è un obbligo morale e non significa strumentalizzare. Cercare la rissa mediatica in questo momento è invece un atteggiamento ingiustificabile".
Poi hanno concluso:
"Tra l'altro il sindaco ha tirato in ballo senza motivo anche il Comitato per la tutela dell'ospedale, composto da numerosi cittadini che qualche anno fa hanno raccolto più di quindicimila firme. Auspichiamo che l'amministrazione si ravveda e convochi al più presto una commissione sanità per condividere la situazione con gli altri gruppi consiliari anziché incendiare gli animi inutilmente: è chi cerca la polemica, che in questo momento danneggia Montebelluna, e non chi si occupa di questioni concrete come l'ospedale".