Più fiducia in Luca Zaia, che in Salvini o Vannacci?
Mah, a bocce ferme, a chi interessa se non a chi vuole destabilizzare un equilibrio che – stando in politica – si regge solo sulla forza dei personalismi?
E quando la forza è stimabile, come nel momento di specie, che senso ha invitare al confronto?
Se ad ogni livello, prima, ogni statistica avrebbe dato in vantaggio l’ex presidente del Veneto, che la sua leadership l’ha confermata con oltre 200mila preferenze, oggi che si fa?
“Decidono sempre le urne” avrebbe detto il “Doge”, trevigiano nato a Conegliano, oggi 57enne, incassando il successo personale (203.054 di per la precisone).
Al netto delle congratulazioni che avrà ricevuto gongolando, gli sarebbero arrivati a voce i complimenti del “Senatur” Umberto Bossi e, per messaggio, quelli del segretario attuale Matteo Salvini.
Il futuro
Quale futuro è però all’orizzonte per Zaia? Sindaco di Venezia, presidente del Consiglio regionale o parlamentare? Mentre gli altri fanno ipotesi, lui va a salutare e ringraziare Mattarella.

Intanto, da un sondaggio nazionale di Youtrend, su un campione di 800 intervistati, gli italiani hanno più fiducia in Zaia, il 31%. Seguono Salvini al 22% e Vannacci al 16%.

Altro aspetto che emerge dal sondaggio di Youtrend, ecco come cambierebbe la probabilità di scegliere la Lega alle prossime Politiche se Zaia diventasse leader nazionale del partito: per il 23% degli intervistati aumenterebbe, per il 51% rimarrebbe la stessa e solo per l’8% diminuirebbe.
Se però Vannacci andasse a capo del partito, la probabilità salirebbe per il 10%, ma scenderebbe per il 27% degli intervistati.

Che sia già preso dall’ingranaggio Istituzionale?
Ecco, in nome dell’ingranaggio più grande di sé e dei propri umani interessi, solitamente, dalle parti dell’Urbe finiscono tutti a tarallucci e vino: come dire dalle Piramidi (i tarallucci) all’Alpe (il vino).
Cosa si dicano quando noi non ci siamo, nessun lo sa e nessun lo dice.
Ma loro sono sempre là, come l’araba fenice.
Ah, intanto Matterella conferma che le “risorse” tali sono e l’Istat conferma che fanno più figli, Degli indici Pil o del debito Inps che all’estero s’invola, beh, si sorvola.
Poi c’è chi dice che, essendo in aumento, quelli si comprano per tempo le chiese mentre la nostra prole, non avendone di sua, va al supermercato ed all’apericena con il cane nel trasportino.
“At salut”, anca ti de la Lega!