Toni duri

Taglio forniture vaccino anti Covid, Zaia furioso: "Vergogna, a rischio campagna veneta"

Polemica anche sulla questione riapertura delle scuole, stasera ci sarà una conferenza dei presidenti di Regione per poter affrontare il tema.

Taglio forniture vaccino anti Covid, Zaia furioso: "Vergogna, a rischio campagna veneta"
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Il presidente della Regione del Veneto oggi era furioso per la diminuzione delle forniture del vaccino anti Covid. Si è parlato anche della situazione sull’apertura delle scuole o la chiusura.

Il bollettino

Durante la conferenza stampa di oggi di Luca Zaia, è stato esposto il bollettino che vede 3.584.181 tamponi molecolari, i tamponi rapidi sono 2.278.811. I positivi nelle ultime 24 ore sono 998 su 19.795 tamponi ovvero il 5,04% di incidenza. Dall’inizio della pandemia ci sono 299.170 positivi, i positivi di oggi sono 69.083. I ricoveri sono 3.015 (-400), che corrispondono quindi a 400 posti letto liberi rispetto a 18 giorni fa. Ci sono 2.661 pazienti in area non critica (-54), le terapie intensive sono 354 (comprensivo di negativi), i morti sono 8.025 (+47) mentre i dimessi sono 12.971 (+84)

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Forte preoccupazione

Il Governatore, riguardo il bollettino ha affermato:

“La situazione attuale è che io trovo un clima di esultazione per i dati in calo, invece io e la Lanzarin viviamo in un clima di forte preoccupazione perché ricordo che il Covid ci ha abituato a cambi di scena repentini. Per recuperare tutti questi risultati che sono stati raggiunti in 18 giorni bastano poche ore, tutto dipende da noi, dal controllo ossessivo delle regole. Ce n’è una in cui continuo a insistere, quella dell’assembramento che dev’essere evitato, non serve leggere la zona gialla o rossa. Gli assembramenti devono essere evitati”.

Ha poi aggiunto:

“Ripeto che se vai in casa di persone che non sono conviventi devi avere la mascherina se non vogliamo portarci a casa il virus. Se vai a trovare i genitori, se non vivono con te sono delle persone che devono essere tutelate, così vale anche per i nipoti ecc. E’ brutto da dire ma è così”.

Caos vaccini

Il presidente della Regione del Veneto ha parlato dei vaccini:

“E’ vergognoso quello che sta accadendo, non è comprensibile che ci venga detto che vengono sospese le forniture del vaccino anti Covid del 53%. Abbiamo capito che così non funziona, se vado a vedere la distribuzione con il taglio a livello nazionale, alcune Regioni hanno dei tagli pari a zero, alcune moderati quindi non invasivi tipo 8%. Poi c’è un gruppo di Regioni, dove ci siamo noi, che sono letteralmente azzoppate. Se venisse messa in discussione la fornitura della prossima settimana del Pfizer, non riusciamo più a vaccinare con i richiami, questa settimana potremmo riuscire ad attutire il grave danno che ci è stato fatto dato che abbiamo accantonato del vaccino e useremo quello che arriverà ma stiamo parlando dei richiami. Vuol dire che la campagna vaccinale è sospesa, noi faremo solo seconda dose a chi ha avuto il vaccino”

Zaia è molto perplesso sulla modalità di scelta di Pfizer sulla distribuzione delle dosi:

Se la prossima settimana non arrivano le 38mila dosi a 5, non si vaccina ma non si vaccineranno nemmeno i cittadini per i richiami. Non capisco quale sia la modalità sul taglio delle forniture alle diverse Regioni. Il dottor Arcuri ha riferito che il Pfizer ha deciso la destinazione delle dosi, vorrei capire che premio nobel hanno incaricato per decidere a chi tagliare le dosi e a chi darle. Che algoritmo è stato deciso per tagliare il 53% della fornitura. Non abbiamo fatto contratti con Pfizer, siamo parte lesa ma non controparte giuridica, spero vivamente che a livello nazionale si vada giù duri e pesanti con le vie legali per una vicenda come questa. Il tema del bugiardino è che un cittadino potrebbe dire ‘ho avuto la prima dove e a 21 giorni devo avere la seconda’. Noi stiamo facendo le seconde dosi. Noi siamo molto arrabbiati, non si può mettere in discussione un servizio vitale per i cittadini, noi comunque stiamo pensando di tutelarci non so come faremo ma lo faremo. Non siamo titolari del contratto ma il danno lo portano a casa i veneti da questa vicenda. E’ drammatico quello che sta accadendo”

Scuola, si va verso la riapertura?

Il Governatore ha parlato anche del tema dell’apertura della scuola:

“Sul tema della scuola vorrei dire che ci rifiutiamo di far partire una guerra tra poveri, l’idea dei capponi di Renzo che si litigano e si beccano a vicenda messi nella gabbia mentre vanno al macello non ci piace. Non è che c’è il partito di chi vuole la scuola aperta e di quelli che hanno l’anello al naso. Noi abbiamo la responsabilità di garantire la salute ai cittadini, firmare l’ordinanza per chiudere la scuola è una sconfitta. Abbiamo chiesto che ci venga dato il verbale del Cts, che dice: ‘Allo stato attuale delle conoscenze le scuole sembrano essere ambienti relativamente sicuri purché si continui ad adottare le precauzioni consolidate cioè indossare la mascherina, ventilare le aule’. Noi stasera abbiamo una conferenza dei presidenti di Regione per poter affrontare il tema, noi sicuramente ci adegueremo ai pareri oppure alle ordinanze nazionali solo se la condizione sanitaria sarà però coerente a sostenere questa riapertura. Ho saputo inoltre che questa mattina hanno fatto ricorso per la riapertura. Ricordo che ci sono molte famiglie e studenti che ci scrivono perché sono preoccupati e vogliono tenere chiuse le scuole”.

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