Variante al Piano del progetto Montello Hill del gruppo CaBi

Montebelluna, l’area industriale del Pim avrà finalmente un’uscita in sicurezza e viene ampliato il parcheggio Sansovino in centro.

Variante al Piano del progetto Montello Hill del gruppo CaBi
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Variante al Piano per il progetto Montello Hill del gruppo CaBi. Due sono le novità: la prima è la realizzazione di una nuova rotatoria per garantire l’uscita in sicurezza dall’area industriale di Montebelluna est, al posto di un semplice incrocio a "T".

L’altra è la cessione al Comune della porzione ancora di proprietà privata dell'area Sansovino, nel piano urbanistico ancora destinata all’edilizia privata. Ciò per confermare definitivamente la destinazione a parcheggio dell'intera area, e quindi poter procedere alla sistemazione dell’intera area quale indispensabile infrastruttura di parcheggio a servizio delle attività dell'intero centro cittadino.

La variante è passata in Commissione con l’approvazione di tutte le forze politiche ovverosia Lega, Forza Italia, Montebelluna Futura, PD, Cinque Stelle, salvo l’astensione de L’Alternativa Giusta - spiega il sindaco Marzio Favero -. La variante, per la parte viabilistica, è frutto dell’analisi del traffico compiuta dalla ditta CaBi in funzione dell’ottenimento dell’approvazione da parte della Commissione Via (Valutazione impatto ambientale) della Regione Veneto. È infatti emerso da tale studio che le due rotatorie ravvicinate, già realizzate, cioè quella del futuro centro commerciale e quella dell’uscita superstradale con due caselli contrapposti, uno di entrata ed uno di uscita, non sarebbero in grado di smaltire in modo adeguato il traffico stimato nelle ore di punta.  Una prima soluzione ipotizzata è stata quella di sgravare la rotatoria del casello del traffico diretto a nord, verso Feltre, realizzando una bretella in grado di bypassare la rotatoria. Ma tale soluzione è apparsa subito poco sicura in termini viabilistici per due motivi: il primo è che tale bretella si innesterebbe nella corsia d’uscita dalla rotatoria dive i mezzi sarebbero in accelerazione, configurando una situazione a elevato rischio incidentale; la seconda problematica è connessa al fatto che proprio in tale contesto è prevista la nuova uscita dall’area industriale. Uscita che avrebbe dovuto avvenire in una rotatoria, secondo quanto concordato fra i Comuni di Montebelluna, Volpago e Trevignano, la Regione Veneto, la Sis, l’allora commissario superstradale e la commissione Via regionale".

Quale rotatoria? Quella connessa alla proposta di modifica del casello, che prevedeva non due uscite contrapposte ma un’unica asta di emissione ed immissione, simile per intenderci al casello di uscita di Treviso nord.

Il progetto bocciato

"Come si ricorderà - sottolinea Marzio Favero - tale modifica è stata inspiegabilmente bocciata dalla commissione Via nazionale nell'era del governo Renzi che ha accolto il ricorso del consigliere comunale del PD, Dal Zotto. Cosa singolare poiché un analogo cambio è stato invece accolto a pochi km di distanza a favore di Riese Pio X. Fra gli effetti di tale diniego vi è quello che l’uscita dall’area industriale a questo punto dovrebbe essere con la forma a “T” nei pressi del casello, contribuendo a generare un doppio conflitto. Il Comune non ha titolo per investire su una strada regionale e la Sis ha già chiuso il quadro economico. Il Gruppo CaBi, al quale riconosco l’onestà intellettuale, dopo una fase di trattativa, ha deciso di accollarsi gli oneri per la realizzazione di tale rotatoria, la terza, che metterà in sicurezza tanto l’uscita dalla bretella superstradale, quanto il collegamento con l’area industriale di Montebelluna. Ricordo a tutti che l’uscita attuale è a forma di “Y” e si immette in curva, quindi assolutamente infelice".

L'impegno di CaBi

Nel complesso fra intervento ed esproprio la cifra prevista è di circa 900.000 euro, oltre al tratto di viabilità già previsto dalla convenzione vigente, di collegamento alla zona industriale; nell’insieme si tratta di un intervento complessivo che supera i due milioni e mezzo di euro.

Non solo. CaBi, dopo il milione di euro investito per il centro di Montebelluna, si è impegnata per la cifra di un altro milione e mezzo di euro a favore del centro. In base alla convenzione attuale è previsto che tale spesa avvenga in seguito al rilascio del permesso di costruire del centro commerciale.

"Nel corso delle trattative - ricorda il sindaco di Montebelluna - abbiamo chiesto che 440mila euro di tale importo ci fossero consegnati da subito in forma patrimoniale attraverso la cessione al Comune dell’area edificabile presso il parcheggio Sansovino. Si tratta di uno spazio che già oggi viene sfruttato per la sosta nei giorni di mercato, quando la restante parte del parcheggio pubblico si dimostra insufficiente ad ospitare gli autoveicoli. Si tratta di disponibilità che apprezziamo perché è intenzione del Comune di provvedere al più presto ad una riqualificazione dell’intera area Sansovino. Rimane comunque l’amaro in bocca per l’azione condotta dagli pseudo ambientalisti che hanno fatto saltare il cambio del casello. Avremo potuto avere il primo pezzo della tangenziale, quella che avrebbe congiunto la Feltrina nuova alla Feltrina vecchia, oggi via Villette, e avere una viabilità semplificata. Infatti, invece di tre rotatorie ne avremmo avute due”.

La variante è passata in Commissione con l’approvazione di tutte le forze politiche ovverosia Lega, Forza Italia, Montebelluna Futura, PD e Cinque Stelle, salvo l’astensione de l’Alternativa Giusta. 

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