Come scegliere la fornitura luce e gas giusta (senza impazzire tra le offerte)

Il mercato libero dell’energia propone una moltitudine di tariffe, promozioni temporanee e promesse di sconti che, a prima vista, sembrano tutte convenienti. Un confronto fatto in fretta, però, rischia di trasformare il risparmio desiderato in spese impreviste. Per individuare il contratto più adatto servono attenzione ai dettagli e qualche parametro preciso con cui misurare le proposte dei diversi fornitori.
Analizzare il consumo domestico
Per individuare l’offerta migliore luce e gas è indispensabile partire dai dati di consumo reali. Bisogna prendere le ultime bolletta tenendo conto della base annuale, sommare i chilowattora e i metri cubi riportati nel riepilogo, quindi calcolare la media mensile: il profilo di consumo che ne emerge rappresenta il dato con cui orientarsi.
Un nucleo familiare che utilizza elettrodomestici di nuova generazione, per esempio, ha esigenze differenti rispetto a un’abitazione che ospita radiatori elettrici o una seconda casa usata saltuariamente. Con cifre alla mano, si potranno scartare subito le tariffe create per fasce di consumo lontane dalle abitudini e concentrarsi su proposte specifiche.
Fare attenzione alle tariffe e ai costi
Il prezzo al chilowattora o al metro cubo è soltanto la punta dell’iceberg. Nel dettaglio delle condizioni economiche si possono trovare quote fisse mensili e servizi accessori il cui costo ricorre a scadenza regolare.
Si può esaminare il PUN (Prezzo Unico Nazionale) di riferimento se la tariffa è indicizzata, confrontarlo con il prezzo fisso proposto e chiedersi quale scenario di mercato si prevede nel prossimo anno.
Se il valore all’ingrosso sta scendendo, una tariffa indicizzata potrebbe liberare da blocchi di prezzo poco vantaggiosi; al contrario, in un contesto in risalita, un importo fisso mette al riparo da oscillazioni non gradite. È opportuno ricordare, inoltre, che ci sono dei costi che rientra tra le cifre indipendenti dai consumi: se sono elevati, riducono il margine di risparmio.
Tenere conto della flessibilità contrattuale
La vita cambia, le esigenze energetiche mutano di conseguenza. Un contratto realmente conveniente permette di passare a un’altra tariffa senza penali e di modificare la domiciliazione in tempi rapidi. Prima di firmare, bisogna accertarsi che siano indicati:
- la durata del blocco del prezzo - sapere in anticipo ogni quanto il fornitore può ritoccare i corrispettivi aiuta a evitare sorprese;
- le modalità di recesso - meglio clausole che prevedono il semplice invio di una PEC o di una raccomandata, senza costi aggiuntivi;
- la finestra del diritto di recesso - almeno 14 giorni, come previsto dal Codice del Consumo, ma alcune aziende concedono margini più ampi.
Un contratto flessibile segue il cliente anche se decide di installare una pompa di calore, di cambiare abitudini di lavoro o di affittare una parte dell’immobile.
Analizzare i servizi aggiuntivi e l’assistenza clienti
Un buon prezzo perde valore se, al primo guasto, l’assistenza tarda a rispondere o se la documentazione risulta complicata da gestire e da analizzare. È bene verificare, quindi, la presenza di un servizio clienti con numero nazionale o applicazione dedicata.
Nelle condizioni di servizio sono presenti anche tutte le indicazioni che riguardano gli orari in cui viene fornita assistenza e il tempo medio di risposta, altri elementi utili per fare le corrette valutazioni nella scelta della fornitura.
Alcuni gestori propongono pacchetti di manutenzione della caldaia o sconti sull’acquisto di dispositivi che riguardano l’ambito della domotica: per capire se queste proposte convengono, si dovrebbe calcolare quanto si spenderebbe rivolgendosi a un tecnico esterno e valutare la differenza. Un servizio realmente utile deve semplificare la vita, non appesantire la bolletta.
Infine, un altro suggerimento consiste nel fare attenzione al giorno di addebito dell’importo delle bollette. Se si sceglie la domiciliazione bancaria, è importante annotare il giorno di addebito, in modo da bilanciare le spese domestiche, soprattutto se si riceve lo stipendio a fine mese.