Conviene cambiare fornitore nel 2021? I vantaggi del mercato libero dell’energia
Sentiamo spesso parlare di mercato libero dell’energia, soprattutto perché di recente è stato deciso un nuovo rinvio. Non si sa ancora di preciso quando, ma prima o poi il mercato a maggior tutela è destinato a chiudere i battenti e a essere rimpiazzato definitivamente dal mercato libero.
Al momento la data indicata per il passaggio è quella del 2023, salvo ulteriori slittamenti. Nel frattempo però è possibile studiare bene la situazione e valutare il passaggio al mercato libero già da quest’anno. È infatti importante comprendere quali sono le caratteristiche di questo mercato, i benefici che è in grado di assicurare e tanti altri aspetti che lo riguardano.
Quando è conveniente cambiare fornitore?
La prima risposta potrebbe sembrare abbastanza scontata: conviene cambiare fornitore quando si trova un nuovo player più conveniente dell’attuale, dunque in grado di offrire delle tariffe economicamente più vantaggiose e più adatte per le abitudini di consumo di una famiglia. Naturalmente non basta limitarsi a questo, perché ci sono alcuni dettagli da approfondire. Innanzitutto conviene sempre informarsi nel dettaglio su come avviene il cambio fornitore di luce e gas raccogliendo sul web tutte le indicazioni necessarie. In secondo luogo, bisogna chiedersi quali sono le ragioni che dovrebbero spingerci al cambio.
Da questo punto di vista, oltre alle tariffe più convenienti, potremmo voler affidare la gestione sia del gas che della luce a un unico operatore, cosa che semplifica di molto le cose dato che si avrà un unico interlocutore per entrambe. Inoltre, un altro motivo che potrebbe convincerci è il seguente: selezionare un player con un servizio di customer care più efficiente e più orientato verso le necessità del cliente.
La spesa media e il risparmio con il mercato libero
Attualmente la spesa media per famiglia, aderendo ad una proposta proveniente da un operatore che lavora nel mercato libero dell’energia, si attesta intorno ai 490 euro. Questo vuol dire che si ottiene un risparmio tangibile in termini economici, con una bolletta più leggera rispetto a quella degli utenti che ancora aderiscono al mercato a maggior tutela. Sebbene il prezzo possa cambiare in base ai diversi operatori e alle fasi dei mercati energetici, al momento se si fa un confronto diretto con il mercato tutelato si risparmia il 9% circa della spesa, ovvero all’incirca 45 euro in un anno.
Senza poi considerare il fatto che, studiando il mercato e le varie proposte, è possibile trovare diversi operatori che offrono degli interessanti bonus per i nuovi clienti. Si tratta di un fattore che aumenta ulteriormente il risparmio e i vantaggi derivanti dall’adesione ad una proposta proveniente dal libero mercato. E, dato che fra due anni diventerà obbligatorio, tanto vale approfittarne fin da adesso e stipulare un contratto con uno di questi fornitori.