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Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 12 e domenica 13 novembre 2022

Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo.

Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 12 e domenica 13 novembre 2022
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Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Treviso e provincia. Ecco i nostri consigli per sabato 12 e domenica 13 novembre 2022.

Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 12 e domenica 13 novembre 2022

CONEGLIANO. Federico Buffa in "RivaDeAndré Amici Fragili" al Teatro Accademia

  • Sabato 12 novembre - Ore 21

È l'Italia degli anni '60, si narra l'incontro tra due mondi apparentemente lontanissimi, eppure... Il calciatore, Gigi Riva e il cantautore, Fabrizio De André scoprirono di avere in comune, più di quanto loro stessi potessero immaginare. La Sardegna, il suo popolo, il mare, il calcio, gli stessi colori delle loro squadre (il rosso e il blu sia per il Cagliari che per il Genoa), la musica e le canzoni. Il punto di contatto tra i due protagonisti della storia fu il brano "Preghiera in Gennaio" che De André scrisse tornando dal funerale dell'amico Luigi Tenco. Riva sentiva così profondamente quella canzone che volle assolutamente conoscere l'artista ligure.

Tutti i biglietti acquistati rimangono validi per la nuova data. Prenota il tuo posto a teatro!Le prevendite sono già attive su Ticketone e Vivaticket, sia online che nei punti vendita abilitati della tua città! Evento organizzato nel rispetto delle misure sanitarie in vigore a causa dell'emergenza da Covid-19.

CASTELFRANCO VENETO. Al Teatro Accademico lo spettacolo "Raperonzolo"

  • Domenica 13 novembre - Ore 16.30

"Questa storia parla di amore e di crescita, ma anche di separazione. La Raperonzolo di Stivalaccio Teatro è frutto dell’amore di due genitori qualunque, non di un re e di una regina, ma proprio come una principessa verrà cresciuta, ricoperta d’affetto e regali, di attenzioni pian piano sempre più soffocanti. Colpa di una mamma iperprotettiva, gelosa della propria bambina e proprio per questo disposta a tutto pur di proteggerla. Ma non si può tener legato l’amore e un giorno Raperonzolo sentirà la voglia di scoprire il mondo e di seguire le proprie passioni. Ecco quindi i primi scontri tra madre e figlia, tra Raperonzolo e quella che ai suoi occhi diverrà una strega cattiva. Ritroviamo nella storia di Raperonzolo, comportamenti, frasi e personaggi che ci ricordano il nostro quotidiano, il tutto affrontato con semplicità e divertimento".

con Eleonora Marchiori e Giulio Canestrelli

coreografie di Valentina Dal Mas

pupazzi di Roberta Bianchini

musiche originali di Veronica Canale e Emma Grace Arkin

CARBONERA. Visita guidata a Villa Tiepolo Passi

  • Sabato 12 novembre

Il primo insediamento di Villa Tiepolo Passi risale agli inizi del ‘500, quando la potente famiglia dei Tiepolo occupa il Casteo di Carbonera, un antico castelliere paleoveneto. In epoca romana, divenne un castrum strategico equidistante dal fiume Sile, da Treviso e dalla via Claudia Augusta. Quando vi giunsero i Tiepolo mantennero intatte le caratteristiche del luogo e vi costruirono la Villa: prima magazzini, granai e stalle, poi, nei primi del ‘600, su commissione di Ermolao Tiepolo, Casa padronale e barchesse; un barocco veneziano di prima maniera, secondo la moda e gli stilemi di Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio. Nel corso dei secoli la casa venne impreziosita da artisti di fama: Giovanbattista Canal, nipote del Canaletto, che affrescò la Cappella Gentilizia secondo i canoni della scuola dei Tiepolo pittori (1775); Francesco Frigimelica il Vecchio la cui quadreria si ammira nel Portego della Villa. In epoca napoleonica la Villa passò in eredità alla nobile famiglia veneziana dei Valier e poco dopo, sempre per vie parentali, ai Conti Passi de Preposulo, antica famiglia bergamasca, che tuttora vi abita. Durante la Grande Guerra la Villa divenne ospedale chirurgico della Croce Rossa Italiana. Vi soggiornarono il re Vittorio Emanuele, i generali Diaz e Cadorna.
Oggi la Villa è sede di un’azienda agricola, meta di turismo culturale ed eventi esclusivi.
Siete pronti a scoprire questo tesoro insieme a noi?

SABATO 12 NOVEMBRE 2022
1° turno: 10.00
2° turno: 11.00
3° turno: 14.30
4° turno: 15.30

RITROVO: Via Brigata Marche, 24, Carbonera, Treviso
DURATA: 1h30

CONTRIBUTO:
12 euro ADULTI
8 euro ridotto dagli 8 ai 21 anni
GRATUITO fino ai 7 anni

PONZANO VENETO. Festa di San Martino a Merlengo

  • Sabato 12 e domenica 13 novembre

Con l’avvicinarsi della festa di San Martino la comunità di Merlengo (Ponzano Veneto) torna a incontrarsi, dal 10 al 13 novembre, grazie alla tradizionale festa, che anche quest’anno presenta un calendario fitto di appuntamenti e iniziative. Cercando di leggere le varie emergenze del nostro tempo, come quelle climatica ed energetica, il Circolo San Bartolomeo NOI di Merlengo ha deciso di puntare ancora su un momento di aggregazione per riflettere su ciò che accade oggi e vivere il calore dello stare assieme in un mondo sempre più orientato al virtuale, valorizzando così le diversità che compongono una comunità. Giovedì 10 alle ore 20,30 verrà proiettato in oratorio il docufilm “La lettera. Un messaggio per la terra”, nel quale attraverso testimonianze da varie parti del mondo vengono ripercorsi i temi ambientali e sociali dell’enciclica Laudato Sì e le risposte finora date dalla politica.

Sabato 12 e domenica 13 previste attività varie di animazione e letture per ragazzi sui temi della solidarietà e del rispetto del creato, coronate anche da momenti di convivialità con i profumi dell’autunno. Sarà possibile acquistare dei prodotti autunnali, offerti da aziende del territorio, con un’offerta solidale a favore della Caritas della Collaborazione pastorale.

Domenica 13 ore 9,00 celebrazione della S. Messa animata dai ragazzi con ricordo della figura di San Martino. A seguire passeggiata al capitello di San Martino e pranzo con spiedo (su prenotazione).

La festa di san Martino è ricca di iniziative attrattive e alternative, basate sul concetto di una carità condivisa che ricade su tutti e dai valori della solidarietà che caratterizzano la vita di san Martino che la tradizione vuole essere passato anche per Merlengo sostando nell’antica chiesetta di San Vito, lungo la Postumia romana.

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