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Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023

Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo

Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023
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Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Treviso e provincia. Ecco i nostri consigli per sabato 25 e domenica 26 marzo 2023.

Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend

SUSEGANA. Apertura straordinaria del Castello San Salvatore

  • Sabato 25 marzo

Per la giornata regionale dei Colli Veneti -che vede la collettività invitata ad una passeggiata per scoprire il paesaggio collinare meno conosciuto di Susegana- il Castello di San Salvatore propone un’ apertura straordinaria nei giorni 25 e il 26 marzo 2023.

Appuntamento molto atteso dal pubblico che, per l’occasione, dalle ore 10.00 alle 18.00 delle due giornate, potrà visitare il castello in autonomia. Grazie al proprio smartphone, accompagnati dalla voce della Principessa Isabella Collalto de Croÿ, proprietaria dell’antico castello, i visitatori, sostando di tappa in tappa, scopriranno le tante curiosità legate alla vita e alla storia del castello e della sua dinastia. Di proprietà del nobile casato dei Conti Collalto dal 1245 a oggi, il castello è emblema inconfondibile del territorio trevigiano. Inespugnabile fortezza in età medievale, elegante dimora signorile e vivace salotto letterario nel Rinascimento, avamposto austriaco gravemente danneggiato durante la Grande Guerra, la sua lunga e straordinaria vicenda ne fa una testimonianza di eccezionale valore storico.

Un romantico viale di ciottoli conduce alla medievale Porta Nord, attraversa quindi il borgo tra mura merlate e torri scudate e, varcato l’imponente ponte levatoio, ci guida sino alla rocca del castello. La salita conduce verso il cuore verde e segreto del giardino. Il paesaggio che si schiude all’orizzonte permette al visitatore un lento distacco dal quotidiano.  Avvolti dallo straordinario panorama che si apre tutt’intorno, ora patrimonio UNESCO, veniamo abbracciati dal silenzio e dalla bellezza. Della natura e della storia.

A partire dal leccio centenario, abitato dagli scoiattoli. E tutt’intorno fagiani, daini e asini. Il paesaggio che circonda il castello è rimasto intatto nei secoli: un tripudio di pascoli, boschi e vigneti. A incorniciare questa perla paesaggistica, la storia: qui, tra le affascinanti rovine medioevali di Palazzo Ottaviano e dei Palazzi Comitali, si estendono verdeggianti le scenografiche terrazze e si erge il magnifico Palazzo Odoardo. Durante l’apertura straordinaria del castello spazio anche all’arte della fotografia. Il piano nobile di Palazzo Odoardo ospiterà infatti la mostra “San Salvatore, castello nel paesaggio” frutto di un workshop condotto da Arcangelo Piai. Ne è nata una mostra di 30 immagini che hanno per soggetto il castello della famiglia Collalto e lo straordinario ambiente collinare che lo circonda.

L’apertura straordinaria si svolgerà anche in caso di maltempo.

Durante la visita, si consiglia l’utilizzo degli auricolari e si raccomandano scarpe comode. All’interno del Castello verrà allestito per l’occasione un servizio bar. È vietato l’ingresso ai cani.

Ingresso in castello a pagamento su prenotazione (intero € 12,00; ridotto € 10; bambini 6-12 anni € 5)

TREVISO. Al Teatro Comunale il violoncello di Mario Brunello

  • Sabato 25 marzo

La primavera del Teatro Mario Del Monaco entra subito nel vivo con un appuntamento tra gli imperdibili della stagione concertistica 2022/2023. Sabato 25 marzo alle ore 20.30 il palcoscenico trevigiano accoglierà il gradito ritorno di uno dei più completi e ricercati artisti della sua generazione: la star internazionale del violoncello Mario Brunello. Il musicista originario di Castelfranco Veneto, accompagnato dall’orchestra barocca Accademia dell’Annunciata, guidata al cembalo da Riccardo Doni, presenterà “Concerto Italiano”, un programma interamente dedicato a Bach e all’influenza che lo stile italiano ebbe sul celebre compositore di Eisenach.

Solista, direttore, musicista da camera e direttore artistico de I Suoni delle Dolomiti, Mario Brunello è stato il primo europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori al mondo. Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde, che utilizzerà proprio nell’appuntamento trevigiano. Strumento molto usato in epoca barocca, presenta l’accordatura del violino all’ottava inferiore, che gli consente di mantenere la profondità e le sfumature scure tipiche del violoncello. Proprio con l’Accademia dell’Annunciata Brunello ha inciso e pubblicato, nel 2020, un disco dedicato a Tartini, in cui esplora tutte le potenzialità del violoncello piccolo, ottenendo il prestigioso premio Diapason d’or. L’Accademia dell’Annunciata nasce nel 2009 ad Abbiategrasso, in provincia di Milano, nell’omonimo complesso monumentale leonardesco. Attraverso molteplici esperienze ha sviluppato una propria e distintiva identità che coniuga la specializzazione in ambito barocco – attraverso l’uso di strumenti originali – con un altrettanto solida preparazione in campo preclassico e classico e il coinvolgimento sia musicisti giovani che di consolidata esperienza. Con il direttore musicale Riccardo Doni l’Accademia affronta un repertorio che abbraccia un ampio arco temporale e stilistico: dal primo Settecento fino al classicismo mozartiano, con particolare attenzione ad autori raramente inclusi nei cartelloni.

Nel concerto del 25 marzo Brunello illustrerà come Bach sappia essere italiano senza aver mai visitato l’Italia. Il compositore tedesco, infatti, è maestro nel padroneggiare lo stile concertistico all’italiana, quello più ricercato e alla moda nell’Europa del primo Settecento. Ne viene a conoscenza grazie a edizioni, manoscritti e testimonianze, come quella di Pisendel, violinista sassone amico di Vivaldi, il principale innovatore del concerto solistico. Il Prete Rosso affascina enormemente Bach, che lo studia trascrivendone per tastiera molti concerti, ne coglie le innovazioni, si fa contaminare. Il terzo Brandeburghese, per nove parti di archi suddivisi in tre trii, ha il brio e la leggerezza dello stile vivaldiano, cui Bach infonde profondità e sapienza musicali, dissimulate dalla sua totale padronanza delle tecniche compositive; il Concerto Italiano elabora il gusto musicale del Bel Paese con straordinarie varietà e originalità. Il più celebre tra i figli di Bach, Carl Philip Emanuel, apprende lo stile paterno e lo traghetta nella generazione successiva, con la grazia e la contenutezza che lo contraddistinguono. Bach continua a esercitare un influsso decisivo nei compositori contemporanei: ecco allora in programma anche una meditazione sull’opera del compositore tedesco di Steuart Pincombe, violoncellista americano con cui Brunello ha più volte collaborato.

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita presso la biglietteria del Teatro Mario Del Monaco e online sul sito www.teatrostabileveneto.it

Teatro Mario Del Monaco | Treviso

25 marzo 2023, ore 20.30

Concerto Italiano

Mario Brunello, violoncello piccolo

Accademia dell’Annunciata

CASALE SUL SILE. Kayak & Bike tra le Ville Venete nel Parco del Sile

  • Sabato 25 marzo

Un itinerario capace di incantare, una lenta pagaiata in favore di corrente, totalmente immersi nel polmone verde del Parco Naturale Regionale del Fiume Sile. Con i nostri kayak sit-on-top pagaierete tra preziose Ville venete e il richiamo delle osterie rivierasche, una meraviglia lunga circa 10 km per circa 2 ore di pagaiata prima di giungere nel porticciolo di Casale sul Sile, non prima di aver fatto tappa presso l'osteria a metà del percorso.

La lentezza dello scorrere del Fiume Sile e i nostri kayak sono un connubio perfetto anche per famiglie o chi è alla prima esperienza. A Casale che raggiungerete verso ora di pranzo, troverete ad attendervi le nostre biciclette, con cui potrete rientrare in sede con tutta calma lungo la Greenway del Sile.

Per maggiori informazioni visita il sito: https://www.venicetrail.org/

SUSEGANA. Spettacolo teatrale "Amor e disonor"

  • Sabato 25 marzo

Sabato 25 marzo alle ore 20.45 a Susegna presso L'oratorio Beata Giuliana in via Chiesa, 1 andrà in scena il secondo spettacolo della rassegna Idea Teatro: "Amor e disonor" con la compagnia Le Tradizioni di Giavera del Montello.

Con la commedia si vuole affrontare il tema dell’emigrazione che agli inizi degli anni ’60 del secolo scorso, ancora era presente nel nostro territorio, per imparare a rileggere le storie di emigrazione che altri oggi sono costretti a vivere. La compagnia so permette di ridicolizzare i personaggi, non certo per deridere il dramma dell’emigrazione, quanto per imparare a riconoscerne le ricchezze che ognuno di noi possiede.

CASTELFRANCO VENETO. Weekend scozzese tra artigianato ed eccellenze enogastronomiche

  • Sabato 25 e domenica 26 marzo

Una delegazione della Scozia sarà presente a Castelfranco Veneto durante l'evento Regioni d'Europa, manifestazione che ha riscosso un grandissimo successo nelle precedenti edizione della cittadina veneta.  Appuntamento quindi con circa ottanta botteghe di prodotti alimentari e artigianali tipici delle regioni europee: dall’Austria alla Francia, dalla Spagna al Belgio, dalla Germania alla Polonia fino all’Irlanda e all’Ungheria, senza dimenticare le tradizioni italiane.

Una carovana che attraverserà nei prossimi mesi tutto il Nord Italia, portando nei centri storici artigianato e prelibatezze di altissima qualità, risultato di un’attenta e lunga selezione degli espositori internazionali. La Scozia promette anche quest’anno di essere una delle protagoniste dell’evento, offrendo ai tanti visitatori una parte della cultura di quel territorio. Nell’area allestita troveranno i tanti prodotti dell’artigianato e della cultura scozzese: birra artigianale, sidro di mele, una selezione di whisky, gli shortbreads e poi tanti accessori come cappelli, sciarpe e borse tra lana, cashmere, tweed e Harris Tweed, la lana delle ebridi conosciuta in tutto il mondo per la sua qualità. Tutto il necessario per trascorre delle ore di relax e ascoltare la musica delle cornamuse o provare qualche passo di danza scozzese nella splendida cornice del centro storico, dove per un attimo sembrerà di essere nel nord della Gran Bretagna. Regioni d’Europa è un progetto realizzato da Apeca, Prisma, Unione Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza in collaborazione con FIVA ASCOM. L’evento ad ingresso gratuito avrà inizio a partire dalle 16 di venerdì e terminerà alle 24 di domenica.

CASTELFRANCO VENETO. Mostra "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto"

  • Sabato 25 e domenica 26 marzo

Un palazzo. Una sala da pranzo. Otto commensali. Canova. Giorgione. Un autoritratto. Questi gli elementi alla base della mostra "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto", inaugurata il 2 dicembre presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto.

«Con La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto,» rileva il direttore del Museo castellano e curatore della mostra Matteo Melchiorre «il Museo Casa Giorgione offre un contributo al panorama delle celebrazioni canoviane in linea e in piena coerenza con la missione: indagare, studiare, illustrare e raccontare, con spirito critico e strumenti metodologicamente seri, la figura di Giorgione e della sua fortuna critica sulla lunga durata».

Al catalogo delle opere realizzate da Antonio Canova “in veste di pittore” è stato possibile aggregare, grazie all’attribuzione di Fernando Mazzocca nel 2018, un dipinto dello scultore, paradossalmente noto come Autoritratto di Giorgione, realizzato nel 1792 e ora presso collezione privata in Roma. Questo dipinto è la spia del dialogo sui generis, poco noto ma tutt’altro che insignificante, intrattenuto da Canova con un artista, Giorgione, del quale anch’egli avvertì l’irresistibile, benché sfuggente, fascinazione. Davvero unica la genesi dell’opera che racconta la vicenda di uno scherzo, ben riuscito, ordito dallo scultore e dal suo mecenate, il senatore di Roma il principe Abbondio Rezzonico, nei confronti dei maggiori intellettuali e artisti allora presenti a Roma. Spacciato come “Autoritratto” eseguito da Giorgione, per l’abilità con cui era stato realizzato il dipinto fu da tutti riconosciuto come autentico e il celebre scultore dimostrò così di essere anche un abile pittore.

A rendere possibile la beffa del 1792 fu la consuetudine di Antonio Canova con l’attività pittorica. A riprova delle sue doti artistiche come pittore, all’interno del percorso espositivo ritroviamo la grande tela Venere con fauno (1792), raffigurante la bellissima dea, distesa tra drappi e cuscini che rivolge il suo sguardo accogliente all’osservatore che verrà attratto dalla sua bellezza al contempo eterea e seducente. Ulteriore elemento per la costruzione della beffa fu l’individuazione dei giusti espedienti di verosimiglianza. Al fine di configurare una verosimile fisionomia di Giorgione, Canova si ispirò alle fonti e ai modelli iconografici che tramandavano le (presunte) fattezze del pittore di Castelfranco e che ritroviamo in mostra: la Vita di Giorgione scritta da Vasari e le Maraviglie dell’arte di Ridolfi, circolanti a fine Settecento.

La mostra, che ha avuto il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova, sta nel filo delle iniziative che il Museo Casa Giorgione ha progettato, costruito e proposto nel corso del 2022. Il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, Biblioteca, Museo e Teatro, Roberta Garbuio, commentano così la proposta: «L’iniziativa scientifico-espositiva, frutto del rinnovato dinamismo del nostro Museo, riporta al centro del discorso, come le altre iniziative svoltesi in questo ricco 2022, la figura di Giorgione. Questa mostra, inoltre, può essere un esempio di ciò che potrà nascere in futuro nella convergenza di visioni e di programmi che animano il recente accordo “Tiziano Canova & Giorgione - Terre Natie” che promuove una sinergia operativa attraverso l’arte e la cultura, per la scoperta e la valorizzazione ulteriore dei nostri territori. Un ringraziamento va alle Soprintendenze e agli Istituti culturali che hanno prestato la loro consueta e preziosa collaborazione per il buon esito della mostra».

Considerata l’eccezionalità di quest’annata “canoviana”, che vede una grande mostra dedicata al maestro di Possagno ai Musei Civici di Bassano e un fiorire di iniziative presso il Museo Gypsotheca Antonio Canova, l’Amministrazione di Castelfranco ha promosso, in accordo con il Comune di Bassano del Grappa e con Fondazione Canova onlus, una bigliettazione particolarmente conveniente per coloro che vorranno godere della totalità delle offerte espositive dedicate al grande scultore.

Orari di visita

il martedì e mercoledì dalle 10.00 alle 13.00 da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.

Visite guidate e attività per bambini

Nei fine settimana di mostra, proposte didattiche (visite guidate e laboratori) per le scuole di ogni ordine e grado.

Biglietti di ingresso

Intero 10€

Ridotto 7€ (studenti universitari 19 - 26 anni, gruppi con almeno 15 componenti, over 65 anni, personale del Ministero della Cultura (MiC), soci FAI, Touring Club, AreaArte, accompagnatori di portatori di handicap, possessori coupon Isola dei Musei, Soci Pro Loco Castelfranco Veneto.)

Ridotto speciale 5€ (Visitatori in possesso dei biglietti della Gypsotheca Canova di Possagno e della mostra “Io Canova. Genio europeo” di Bassano del Grappa)

Studenti / under18 1€, gratuito (bambini fino ai 6 anni, portatori di handicap, un accompagnatore guida per gruppo, 2 accompagnatori per ogni scolaresca, giornalisti, residenti nel Comune di Castelfranco Veneto se accompagnatori di almeno due visitatori a biglietto intero o famiglia, soci ICOM, guide autorizzate e accompagnatori turistici),

Pacchetto gift 20€ (Per coloro che vogliono regalare il biglietto della mostra più il catalogo)

E nel resto della regione? Ecco qui gli eventi principali di sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 in Veneto.

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