Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend: gli eventi di sabato 4 e domenica 5 marzo 2023
Ecco una selezione di appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo
Gli appuntamenti imperdibili per il fine settimana in arrivo a Treviso e provincia. Ecco i nostri consigli per sabato 4 e domenica 5 marzo 2023.
Cosa fare a Treviso e provincia nel weekend
ASOLO. Visite speleologiche agli acquedotti romano e medievale
- Domenica 5 marzo
Un'occasione unica per scoprire da vicino due pezzetti importanti di storia di Asolo: l'acquedotto della Bot, costruito nel I sec a.C. dagli antichi romani e il Gattolo, l'acquedotto medievale. Quattro turni di visita guidata condotti dagli esperti speleologi di Treviso Sotterranea per svelare ciò che solitamente resta nascosto e invisibile!
• Domenica 5 marzo 2023
• Quattro turni di visita ore 10.00, 11.30, 14.30 e 16.00 della durata di circa un'ora e mezza ciascuno
• Costo di 10 euro a persona (comprensivi di assicurazione)
• Ritrovo al Museo civico almeno 15 minuti prima dell'inizio
• Limite minimo di età per la partecipazione: 14 anni
La prenotazione è OBBLIGATORIA a info@museoasolo.it o al 347 5735246 o allo 0423 952313
GODEGA. Antica Fiera di Godega 2023
- Sabato 4 marzo
Ultimi preparativi all’Antica Fiera di Godega in programma da sabato 4 a lunedì 6 marzo negli spazi di Godega Fiere con ingresso gratuito. Sabato 4 marzo, alle 10, l’inaugurazione alla presenza del presidente della regione Veneto Luca Zaia che in queste ore ha confermato la sua partecipazione al sindaco di Godega di Sant’Urbano Paola Guzzo. Oltre a Zaia, numerose le autorità politiche e civili che saranno presenti sabato mattina, dal vicepresidente della provincia di Treviso Martina Bertelle ai parlamentari ed europarlamentari del territorio, dai consiglieri regionali ai sindaci e amministratori dei comuni trevigiani. Dal Pozzo della Regola, come da tradizione, il corteo arriverà negli spazi fieristici dove, dopo i discorsi di rito, ci sarà il taglio del nastro dell’edizione 2023.
«C’è una bella emozione in questi ultimi momenti di attesa per la nostra Antica Fiera di Godega, finalmente nella sua modalità organizzativa pre-pandemia – racconta il sindaco Paola Guzzo -. Auspichiamo ora che il meteo sia dalla nostra parte, così da poter offrire tre belle giornate a tutti i visitatori. Quanto alle presenze, puntiamo a chiudere con oltre 60mila visitatori».
Quindi dal sindaco Guzzo un invito: «Venire all’Antica Fiera di Godega significa vivere appieno una tradizione storica e tutti i suoi spazi scanditi da espositori, dagli amici a quattro zampe con tanti laboratori per i più piccoli, da eventi culturali come i convegni e anche dal divertimento, con i numerosi spettacoli viaggianti. Una fiera a 360 gradi, per tutta la famiglia e per gli addetti del settore del mondo agricolo».
Cancelli della fiera aperti sabato dalle 9 alle 19.30, domenica dalle 8 alle 19.30 e lunedì dalle 8 alle 18.
A conclusione della settimana didattica con asini e asinari iniziata lunedì nelle scuole, per i bambini e le loro famiglie domani, venerdì 3 marzo alle 17 in biblioteca, Massimo Montanari dell’Asineria Asini di Reggio Emilia presenterà l’ultima sua raccolta di filastrocche “Maiale fuori cornice”, una storia di libertà nella diversità. A seguire il laboratorio creativo Maiale Orario, per creare un disco orario a forma di maiale da regalare ai genitori (ingresso libero).
SAN PIETRO DI FELETTO. Escursione tra torrenti, boschi, grotte e vigneti
- Domenica 5 marzo
Un percorso davvero suggestivo che, partendo da San Pietro di Feletto, borgo immerso tra i vigneti, ci condurrà alla scoperta delle meraviglie della Val Trippera. Costeggiando il torrente Crevada, tra boschi, grotte e una moltitudine di felci, scopriremo gli aspetti naturalistici che caratterizzano questa valle.
Proseguiremo il nostro cammino fino ai ruderi dell’antico Mulino Crevada e da qui raggiungeremo due pittoreschi borghi dove passeremo per cortili e portici di vecchie case di campagna.
Questo è sicuramente uno dei più interessanti itinerari collinari per i notevoli spunti che offre spaziando dalla storia dei luoghi, agli aspetti naturalistici e antropici e, non di meno, a quelli artistici e religiosi.
RITROVO: San Pietro di Feletto (TV). Il punto di ritrovo verrà indicato nella conferma di prenotazione.
DURATA: 5 ore circa soste incluse (variabile a discrezione degli organizzatori e delle condizioni meteo).
TARIFFE: € 16 per gli adulti. € 10 per i bambini e i ragazzi dai 7 fino ai 14 anni.
LUNGHEZZA: 9 km
DIFFICOLTÀ: medio
DISLIVELLO: 300 metri
EQUIPAGGIAMENTO:
abiti comodi, possibilmente a strati, giacca o mantellina impermeabile, pranzo al sacco, scarpe da trekking con una buona aderenza, meglio se impermeabili, piccolo telo, almeno 1 lt di acqua a persona, snack. Consigliate scarpe di ricambio.
COME PARTECIPARE: la prenotazione è obbligatoria e va effettuata tramite il pulsante PRENOTA, non oltre 48 ore dall’inizio dell’evento, a questo link: https://bit.ly/3Secwfc
La conferma di prenotazione sarà data tramite comunicazione specifica a ciascun partecipante.
CONTATTI
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WhatsApp/tel.: +39 324 546 1686
TREVISO. Tour “Treviso gioiosa e colorata”
- Sabato 4 marzo
Passeggiare tra le vie della città, circondati dalla gioia e dai colori del Carnevale. É questa la promessa del programma “Treviso gioiosa e colorata”, nuovo ciclo di visite guidate nel centro storico di Treviso coordinato dall’ufficio turistico IAT e promosso da UNPLI Treviso. Quattro le visite guidate organizzate dagli Uffici IAT di Treviso (UNPLI Treviso) in programma nei mesi di febbraio e marzo, il cui tema si svilupperà prendendo spunto dalla gioia dal colore tipici del carnevale trevigiano, ma anche dagli antichi palazzi trevigiani e dalle pitture che rendono uniche le loro facciate.
I tour “Treviso gioiosa e colorata” andranno alla scoperta dei bellissimi affreschi che decorano tanti edifici del centro Treviso, quelli che storicamente hanno valso alla città la definizione di “urbs picta”, oltre a capire perché un tempo la città era conosciuta come il capoluogo della “Marca gioiosa et amorosa”. Ma, dato il periodo, non mancheranno i riferimenti al Carnevale trevigiano con le sue tradizioni, le tipicità gastronomiche e le folcloristiche maschere legate alla festosa celebrazione.
Programma:
Ø Sabato 04 febbraio, ore 15.00
Ø Sabato 11 febbraio, ore 15.00
Ø Sabato 04 marzo, ore 15.00
Ø Sabato 18 marzo, ore 15.00
Info utili:
Ø Partenza: ufficio IAT Treviso centro, in Piazza Borsa
Ø Durata: 2 ore circa
Ø Costo: 8 €, 6 € da 6 a 14 anni
TREVISO. Al Museo Bailo la mostra "Antonio Carlini (1859-1945) - Il Maestro di Arturo Martini"
- Sabato 4 e domenica 5 marzo
Dopo il grande successo registrato con la mostra “Canova Gloria Trevigiana”, e proseguendo sulla strada dell’indagine nel campo della scultura, il Museo Luigi Bailo si prepara ad ospitare, dal prossimo 17 dicembre, le opere dello scultore trevigiano Antonio Carlini, ai più noto soprattutto per il suo pioneristico impegno nella tutela del patrimonio artistico trevigiano e per i disegni dell’urbs picta, ma che fu prima di tutto scultore e maestro di Arturo Martini.
Artista completo e collocato su posizioni neocanoviane ma capace di una assoluta originalità creativa, Carlini è l’anello di congiunzione tra Antonio Canova e Arturo Martini, ed è anche conoscendo Carlini che si può capire lo sviluppo della scultura fino agli estremi esiti martiniani. La mostra, che si inserisce in un ciclo di esposizioni dedicate alla scultura tra '800 e '900, rimarrà aperta fino al 5 marzo 2023, articolandosi in un percorso ricco di oltre 60 opere dello scultore trevigiano, tra busti, altorilievi, medaglie e disegni. Esempi di una attività artistica davvero frenetica, che dalla sola scultura si irradiava in campi diversi. Mai prima d’ora era stata dedicata a Carlini, scultore finissimo e prolifico una mostra o anche solo uno studio monografico. La rassegna, allestita al Museo Luigi Bailo dal 17 dicembre 2022 al 5 marzo 2023, è curata da Fabrizio Malachin – Dirigente dei Musei Civici ed Eleonora Drago - Conservatore dei Musei Civici.
“Con Antonio Carlini inizia un percorso importante di valorizzazione di artisti che solo apparentemente possono essere considerati “minori” ma che rappresentano invece eccellenze riconosciute, oltreché personaggi influenti nel panorama artistico della nostra Città”, sottolineano il Sindaco Mario Conte e l’Assessore alle Politiche Culturali Lavinia Colonna Preti. “La mostra di Carlini è poi un viatico verso la grande mostra del 2023 dedicata ad Arturo Martini (dal 30.03 al 31.07.2023), di cui Carlini fu maestro, formando un ideale trittico di mostre dedicato alla scultura tra ’800 e ‘900.”
Accompagna la mostra il catalogo a cura di Fabrizio Malachin edito da Antiga Edizioni.
CASTELFRANCO VENETO. Mostra "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto"
- Sabato 4 e domenica 5 marzo
Un palazzo. Una sala da pranzo. Otto commensali. Canova. Giorgione. Un autoritratto. Questi gli elementi alla base della mostra "La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto", inaugurata il 2 dicembre presso il Museo Casa Giorgione di Castelfranco Veneto.
«Con La beffa. Canova e Giorgione, storia di un autoritratto,» rileva il direttore del Museo castellano e curatore della mostra Matteo Melchiorre «il Museo Casa Giorgione offre un contributo al panorama delle celebrazioni canoviane in linea e in piena coerenza con la missione: indagare, studiare, illustrare e raccontare, con spirito critico e strumenti metodologicamente seri, la figura di Giorgione e della sua fortuna critica sulla lunga durata».
Al catalogo delle opere realizzate da Antonio Canova “in veste di pittore” è stato possibile aggregare, grazie all’attribuzione di Fernando Mazzocca nel 2018, un dipinto dello scultore, paradossalmente noto come Autoritratto di Giorgione, realizzato nel 1792 e ora presso collezione privata in Roma. Questo dipinto è la spia del dialogo sui generis, poco noto ma tutt’altro che insignificante, intrattenuto da Canova con un artista, Giorgione, del quale anch’egli avvertì l’irresistibile, benché sfuggente, fascinazione. Davvero unica la genesi dell’opera che racconta la vicenda di uno scherzo, ben riuscito, ordito dallo scultore e dal suo mecenate, il senatore di Roma il principe Abbondio Rezzonico, nei confronti dei maggiori intellettuali e artisti allora presenti a Roma. Spacciato come “Autoritratto” eseguito da Giorgione, per l’abilità con cui era stato realizzato il dipinto fu da tutti riconosciuto come autentico e il celebre scultore dimostrò così di essere anche un abile pittore.
A rendere possibile la beffa del 1792 fu la consuetudine di Antonio Canova con l’attività pittorica. A riprova delle sue doti artistiche come pittore, all’interno del percorso espositivo ritroviamo la grande tela Venere con fauno (1792), raffigurante la bellissima dea, distesa tra drappi e cuscini che rivolge il suo sguardo accogliente all’osservatore che verrà attratto dalla sua bellezza al contempo eterea e seducente. Ulteriore elemento per la costruzione della beffa fu l’individuazione dei giusti espedienti di verosimiglianza. Al fine di configurare una verosimile fisionomia di Giorgione, Canova si ispirò alle fonti e ai modelli iconografici che tramandavano le (presunte) fattezze del pittore di Castelfranco e che ritroviamo in mostra: la Vita di Giorgione scritta da Vasari e le Maraviglie dell’arte di Ridolfi, circolanti a fine Settecento.
La mostra, che ha avuto il patrocinio del Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della morte di Antonio Canova, sta nel filo delle iniziative che il Museo Casa Giorgione ha progettato, costruito e proposto nel corso del 2022. Il Sindaco e l’Assessore alla Cultura, Biblioteca, Museo e Teatro, Roberta Garbuio, commentano così la proposta: «L’iniziativa scientifico-espositiva, frutto del rinnovato dinamismo del nostro Museo, riporta al centro del discorso, come le altre iniziative svoltesi in questo ricco 2022, la figura di Giorgione. Questa mostra, inoltre, può essere un esempio di ciò che potrà nascere in futuro nella convergenza di visioni e di programmi che animano il recente accordo “Tiziano Canova & Giorgione - Terre Natie” che promuove una sinergia operativa attraverso l’arte e la cultura, per la scoperta e la valorizzazione ulteriore dei nostri territori. Un ringraziamento va alle Soprintendenze e agli Istituti culturali che hanno prestato la loro consueta e preziosa collaborazione per il buon esito della mostra».
Considerata l’eccezionalità di quest’annata “canoviana”, che vede una grande mostra dedicata al maestro di Possagno ai Musei Civici di Bassano e un fiorire di iniziative presso il Museo Gypsotheca Antonio Canova, l’Amministrazione di Castelfranco ha promosso, in accordo con il Comune di Bassano del Grappa e con Fondazione Canova onlus, una bigliettazione particolarmente conveniente per coloro che vorranno godere della totalità delle offerte espositive dedicate al grande scultore.
Orari di visita
il martedì e mercoledì dalle 10.00 alle 13.00 da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Visite guidate e attività per bambini
Nei fine settimana di mostra, proposte didattiche (visite guidate e laboratori) per le scuole di ogni ordine e grado.
Biglietti di ingresso
Intero 10€
Ridotto 7€ (studenti universitari 19 - 26 anni, gruppi con almeno 15 componenti, over 65 anni, personale del Ministero della Cultura (MiC), soci FAI, Touring Club, AreaArte, accompagnatori di portatori di handicap, possessori coupon Isola dei Musei, Soci Pro Loco Castelfranco Veneto.)
Ridotto speciale 5€ (Visitatori in possesso dei biglietti della Gypsotheca Canova di Possagno e della mostra “Io Canova. Genio europeo” di Bassano del Grappa)
Studenti / under18 1€, gratuito (bambini fino ai 6 anni, portatori di handicap, un accompagnatore guida per gruppo, 2 accompagnatori per ogni scolaresca, giornalisti, residenti nel Comune di Castelfranco Veneto se accompagnatori di almeno due visitatori a biglietto intero o famiglia, soci ICOM, guide autorizzate e accompagnatori turistici),
Pacchetto gift 20€ (Per coloro che vogliono regalare il biglietto della mostra più il catalogo)