Due nuovi furti a Paese: Coldiretti Treviso chiede una reazione
Lunedì scorso nel comune di Paese rubati tre mezzi agricoli. Coldiretti incalza: "Speriamo davvero in una reazione decisa per sgominare queste bande".
Aziende agricole nel mirino e Coldiretti Treviso non ci sta: "I trattori non possono sparire nel nulla".
Due nuovi furti a Paese: Coldiretti Treviso chiede una reazione
"I trattori non possono sparire nel nulla e nemmeno devono passare inosservati". Coldiretti di Treviso non ci sta e vuole una offensiva delle forze dell'ordine sul versante della sicurezza nelle aree rurali della Marca. Lunedì scorso, verso le ore 4,00, nel comune di Paese sono avvenuti due nuovi furti ai danni di altrettante aziende agricole dove complessivamente sono stati rubati tre mezzi agricoli. Della settimana scorsa un altro furto importante ai danni di un'azienda di Chiarano. I furti portano con sé anche danni alle recinzioni e soprattutto ad una canaletta (vedi foto) divelta per far uscire il mezzo dalla proprietà derubata.
Il direttore Ciri: "Furti e incendi, serve reazione decisa"
"Sicuramente stiamo parlando del furto di beni che non possono considerarsi dei casi isolati ma un vero e proprio approvvigionamento illecito studiato a tavolino - sottolinea Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso - Dei camion che girano nella notte con dei trattori non devono passare inosservati, come anche quelli che girano nelle nostre autostrade o che si fermano in dogana o che transitano verso le frontiere italiane. Speriamo davvero in una reazione decisa per sgominare queste bande che puntano le nostre aziende. Segnaliamo anche ben 4 incendi ai danni di strutture agricole in due mesi. Statisticamente è un dato che non risulta nella norma. Potrebbe essere una coincidenza, ma l'attenzione deve essere alta come le indagine per fugare ogni dubbio".
Dinamiche da professionisti del crimine
Del resto le dinamiche dei furti fanno pensare a professionisti del crimine. Per questo serve un'attenzione ben specifica per dare un segnale forte: "Non possiamo far intendere che le campagne trevigiane siano totalmente insicure e chi vi ruba resti impunito" conclude Ciri.