Atti osceni davanti alle scuole a Santa Bona, nei guai 24enne trevigiano
Le indagini hanno preso avvio grazie alla segnalazione di alcuni genitori. Denunciata anche una donna di etnia rom B.C. del’90, aveva raggirato un anziano.
Il 24enne individuato grazie alle segnalazioni dei genitori. Denunciata anche un donna di etnia rom per furto.
Atti osceni davanti alle scuole a Santa Bona, nei guai 24enne trevigiano
Dopo ripetuti appostamenti, gli investigatori della Squadra Mobile hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica V.F. di 24 anni nato a Treviso, responsabile per atti osceni compiuti in prossimità di istituti scolastici nel quartiere di S.Bona. Le indagini hanno preso avvio grazie alla segnalazione di alcuni genitori che avevano notato il giovane aggirarsi nella zona all’uscita di scuola dei piccoli. L’uomo è stato individuato e accompagnato negli uffici della Questura dove è stato sottoposto ad indagine.
Rom denunciata per furto pluriaggravato
Gli investigatori della Squadra Mobile di Treviso, la scorsa settimana, hanno individuato e denunciato alla locale Procura della Repubblica una donna di etnia rom B.C. del’90, di fatto domiciliata a Treviso per furto in abitazione pluriaggravato. L’episodio risale allo scorso mese di gennaio. La donna con un pretesto era riuscita a contattare un anziano di 84 anni, con problemi di deambulazione ed equilibrio, residente nel suo stesso quartiere e conosciuto di vista. La trentenne si era presentata presso l’abitazione dell’anziano, verso ora di cena, in compagnia di un bambino che sosteneva essere suo nipote.
Ha approfittato della disponibilità dell'anziano
Dopo aver indotto l’uomo ad accoglierla in casa, la donna ha chiesto di poter bere un caffè e, avvalendosi della collaborazione del minore, era riuscita a sottrarre delle banconote per la somma di 200 euro che la vittima nascondeva in un mobile nella zona dell’ingresso. Dopo essere riusciti a sottrarre il denaro, la donna e il bambino fuggivano facendo perdere le proprie tracce. I successivi accertamenti svolti dal personale della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire gli eventi e ad addebitare alla donna la responsabilità del furto.