Imoco Volley Conegliano in lutto, addio Paolone: "Momento più triste"
Stroncato a 58 anni dal Coronavirus , Paolo Sartori, per tutti Paolone, capo tifoso delle Pantere: "A lui dedichiamo tutte le vittorie di quest’anno".
Il commosso ricordo della società per la scomparsa di Paolone Sartori, capo tifoso dell'Imoco Volley Conegliano.
Grave lutto per il mondo del volley
"Perdiamo uno di famiglia... un caro Amico, un parente stretto, un pilastro dell’Imoco Volley che in questi 8 anni ci ha sempre fatto sentire il suo affetto".
Il mondo del volley trevigiano è in lutto per la scomparsa ieri, giovedì 9 aprile 2020, di Paolo Sartori, per tutti Paolone, il leader dei Non Plus Ultra, i tifosi dell'Imoco Volley Conegliano, stroncato anche lui dal Coronavirus all'età di 58 anni. Residente a San Fior, era ricoverato da tre settimane all'ospedale di Treviso.
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Il cordoglio della società
L'Imoco tramite i suoi canali social ha espresso tutto il dolore di una comunità di cui Paolone era ormai un simbolo:
"Non ha mai perso una partita delle sue amate Pantere. Infaticabile organizzatore del tifo e delle trasferte dall’Italia alla Cina. Da sempre nostro responsabile delle tifoserie, a lui dedichiamo tutte le vittorie di quest’anno e lo vogliamo ricordare da Campione del Mondo. Oggi (ieri per chi legge, ndr.) è il giorno più triste della nostra società, ci possiamo solo unire alle più sincere e affettuose condoglianze alla famiglia Sartori".
Infaticabile supporter e molto altro...
Paolone faceva l'autotrasportatore, lascia le figlie Stefania, Eleonora e Cristina. Tutti ricordano la sua generosità, così come la sua mole imponente e quella voce - unita a un'energia indomabile - che ti scuoteva. Un bel ricordo è stato lasciato anche da dall'amico e compagno di mille avventure in Italia all'estero, Maurizio:
"La tua bontà, la tua passione e la tua onestà rimangono per sempre un esempio...non mancavi mai e ricordo i grandi sacrifici che affrontavi ma ciò che ti fa onore e che ci hai insegnato è che la passione e il tifo per la nostra squadra si fondono con il rispetto e l'apprezzamento dei nostri 'avversari'".