Fonderia Corrà Montebelluna, Puppato: "Compatibilità tra ambiente e lavoro, tema sconosciuto al sindaco Favero"
Dopo la polemica con il consigliere regionale Zanoni, altro fronte aperto per il sindaco che finisce nel mirino della Puppato.
Sulla vicenda degli odori alla Fonderia Corrà interviene l'ex sindaco di Montebelluna, Laura Puppato.
Nuova puntata della polemica
La polemica a distanza tra il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero, ed esponenti locali del Centrosinistra - partita ieri, giovedì 18 giugno 2020 a proposito degli odori alla Fonderia Corrà - vive un'altra puntata "frizzante". Dopo il botta e risposta con il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni, oggi tocca a Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna ed ex senatrice dem, gettare la classica benzina sul fuoco. Puppato infatti, sull'onda delle dichiarazioni dell'attuale primo cittadino, scrive:
"Deve essere la prossima discesa in campo come candidato consigliere regionale che spinge il sindaco Marzio Favero a perdere le staffe e la correttezza quando in questo tempo vi sia qualcuno che critichi - a ragion veduta - la sua amministrazione. L’interpellanza più’ che corretta del Consigliere regionale Pd Andrea Zanoni, evidenzia come una legge dello Stato - il D.Lgs 183/2017 - abbia introdotto nel Testo Unico Ambientale un nuovo articolo (272-bis) riguardante proprio le emissioni odorigene, dandone la competenza alle Regioni, sia per la prevenzione che per le limitazioni.
"Non c'è contrapposizione tra salute e lavoro"
E non è tutto. Prosegue l'ex sindaco di Montebelluna:
Fin qui la lacuna in capo alla Giunta Regionale del Veneto che non ha provveduto in alcun senso, come al solito molto lenta quando si parla di Difesa del Territorio e dell’ambiente ambiente nonché di salute pubblica a questi collegata... Smentisco inoltre categoricamente anche le altre 2 affermazioni del sindaco Favero perché totalmente prive di fondamento. La prima, in cui affronta il tema degli odori dando per scontato che un’accurata valutazione sulle emissioni della fonderia oggi in proprietà dei Corra’, innescherebbe la sua chiusura, come fossimo negli anni '60 quando si metteva in contrapposizione salute e lavoro, mentre e’ di tutta evidenza che entrambe devono coesistere, anzi è fatto obbligo dalla Costituzione e dalle leggi del nostro Paese, d’averne la massima cura.
"Ebbene molte sono oggi le Regioni italiane che, al contrario del Veneto, hanno legiferato in materia di odori, pur avendo strutture industriali che nulla hanno da invidiarci, ed è il caso dell’Emilia Romagna che ha tassi di crescita in occupazione e Pil ben più alti dei nostri ed ha emanato il 18 maggio 2018 disposizioni in merito agli odori con criteri di accettabilità basati su valutazioni modellistiche e percentili di tolleranza identiche a quelle già presenti in Trentino Alto Adige... ma anche il Piemonte, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia e persino la Lombardia hanno promosso delibere e leggi in materia. Solo il Veneto ha dimenticato le proprie autonomie, materie già cedute dallo Stato, ma appunto mai applicate.
Le puntualizzazioni sul "passato"
"Altro punto contestabile al sindaco Favero è il suo ormai stantio sistema d’infangare il passato con lo scaricabarile sulle amministrazioni precedenti, e anche stavolta non poteva mancare un’accusa gratuita e completamente falsa - scrive Puppato - Come ben sanno i cittadini del quartiere di Guarda siamo intervenuti più e più volte con l’allora direzione Carraro delle Fonderie (oggi Corra’) siglando accordi di miglioramento di emissioni, obbligando ad asportazioni frequenti delle polveri depositate all’esterno colpevoli di “volare” e depositarsi su tutto il quartiere e anche oltre, fissando coperture e monitorando con Arpa le emissioni, insomma un costante, determinato e proficuo lavoro di prescrizioni, monitoraggio e collaborazioni per il bene della cittadinanza. La stessa azienda si era infine certificata Emas fregiandosi del massimo livello di compatibilità ambientale ed aveva vinto premi europei sulla qualità".
E ancora:
"Abbiamo anche chiuso nel 2005 l’altra fonderia Favero presente in zona da molti decenni, per scelta responsabile dell’allora titolare Bressan. Incredibile poi che proprio la Lega con il suo sindaco abbia dimenticato l’impianto di incenerimento sperimentale che era previsto nella zona di Guarda con già una società costituita da loro stessi e con Regione e Provincia felici di autorizzarlo. Miracolosamente siamo riusciti a non realizzarlo, unico caso in Italia, altrimenti oggi il sindaco Favero non avrebbe “solo” una fonderia di cui occuparsi, ma almeno 2 oltre ad un inceneritore mai sperimentato al mondo. Dunque stiano certi i dipendenti della Fonderia Corra’ come anche i cittadini che vi abitano attorno: si può fare, si deve legiferare in materia di odori con valori guida e/o limiti di emissione su sorgente, senza rischi per il lavoro, come hanno già fatto quasi tutte le Regioni Italiane, che di autonomia parlano meno di Zaia, ma in compenso attuano le deleghe già avute dallo Stato in materia".