Si riaccende la speranza: incidente mortale di Farra, esce dal coma il 16enne di Valdobbiadene
Il giovane, ricoverato in terapia intensiva al Ca' Foncello, è stato estubato per la prima volta. Condizioni critiche ma potrebbe farcela.

Leggero miglioramento del quadro clinico del 16enne di Valdobbiadene coinvolto nell'incidente costato la vita a Vittoria De Paoli.
Primo segnale positivo
Le sue condizioni sono ancora estremamente critiche, ma dall'ospedale Ca' Foncello in cui è ricoverato - in terapia intensiva - da ormai una decina di giorni, arriva un primo segnale di speranza per il 16enne di Valdobbiadene, A.S.A., coinvolto nel tragico incidente con la Vespa in cui ha perso la vita la 14enne Vittoria De Paoli. C'era lui alla guida del mezzo quel maledetto sabato sera a Farra di Soligo. Il giovane, per la prima volta, è stato infatti risvegliato dal coma farmacologico. Un segnale di lieve miglioramento cui ora la famiglia, terribilmente provata, può ora aggrapparsi per continuare a sperare.
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Il delicato intervento chirurgico
Le condizioni del ragazzo, da subito, erano sembrate molto gravi, quasi disperate. Rianimato e intubato sul posto, era stato poi trasferito d'urgenza a Treviso con traumi gravi su tutto il corpo e fratture multiple. A preoccupare più di tutto però un serio ematoma cerebrale, che aveva obbligato i medici del Ca' Foncello a sottoporlo a un delicato intervento chirurgico, per riassorbire in parte il versamento di sangue nella scatola cranica. Indotto in coma farmacologico, era rimasto poi stabile nella sua gravità per diversi giorni. Restava e resta però il dubbio atroce che, anche in caso di risveglio, i danni cerebrali subiti possano essere troppo gravi e alcune sue facoltà compromesse.
Estubato per la prima volta
Intanto però, a una settimana esatta dall'incidente, sabato scorso il 16enne è stato estubato per la prima volta, primo step di un graduale e delicato processo per destarlo dal coma indotto. A giustificare la scelta dei medici, appunto, un piccolo ma significativo miglioramento del quadro clinico. La prognosi resta riservata.