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Il consigliere comunale di minoranza critico sulle istanze del Coordinamento degli ex soci e sull'assenso di massima dato dal sindaco Favero.
"Abbiamo letto dell'assenso del Sindaco alle richieste del Comitato Don Torta ed interveniamo per chiarire la nostra posizione in merito ".
"Ci sono tre premesse da fare: a più riprese abbiamo espresso una doverosa solidarietà verso i truffati, e di truffati ce ne sono anche dentro le nostre famiglie; in Veneto ci sono diverse associazioni di risparmiatori e non solo quella rappresentata dal consigliere Baseggio; come spiegato dal sindaco il teatro non è un risarcimento verso i truffati ma una dimostrazione di vicinanza al territorio. Quindi il teatro è una questione a sé".
"Nel Cda devono entrare persone competenti per far funzionare il teatro e questa è l'unica logica che deve essere perseguita. Quindi assecondare la richiesta di garanzie per avere un posto in Cda non lo riteniamo corretto. Inoltre evidenziamo che i soldi del teatro non sono andati persi grazie alla minoranza, perché Baseggio che è il punto di riferimento del Comitato in questione, ed altri consiglieri della maggioranza, non hanno votato a favore o non si sono presentati durante il Consiglio Comunale. Quindi leggere che dopo non aver votato a favore si avanzino delle pretese sul teatro fa sorridere".
"Il teatro è stato concepito come spazio accogliente e inclusivo per tutti. Una targa può trovare spazio in città, considerate le tristi vicende che hanno caratterizzato il nostro territorio, ma il teatro non è il luogo adatto".