Aneurisma congenito, l'autopsia conferma: così è morta Marina Lorenzon
E' arrivato oggi l'esito dell'autopsia sul corpo della 38enne di San Biagio: a causare il decesso una rottura da aneurisma congenito.
Arrivato oggi l'esito dell'autopsia sul corpo di Marina Lorenzon, la 38enne di San Biagio di Callalta, morta martedì scorso con il bimbo che portava in grembo.
Aneurisma congenito, arrivato l'esito dell'autopsia
L'autopsia eseguita sul corpo della povera Marina Lorenzon, la 38enne di San Biagio di Callalta morta martedì scorso, 15 dicembre 2020, a causa di un malore improvviso assieme al bimbo che portava in grembo, ha confermato che la causa del decesso della donna è riconducibile ad una rottura da aneurisma congenito, come in effetti si era subito ipotizzato.
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Mamma morta con il bimbo che portava in grembo
Il dramma si era consumato poco dopo le 17.00 di martedì 15 scorso, quando al Suem 118 era giunta una richiesta di intervento, con l'ambulanza che si era precipitata a Treviso per il malore che aveva colpito la donna, 38 anni, che si era sentita male improvvisamente mentre partecipava a un corso preparto al consultorio di via Pinelli, a Treviso.
Il tentativo disperato di salvare il bimbo
Vista la gravità delle condizioni della donna, si era proceduto, con la speranza di salvare almeno il bimbo, a un taglio cesareo in emergenza, effettuato direttamente in Pronto Soccorso: il neonato, purtroppo, era privo di attività vitale e inutilmente i sanitari hanno tentato, anche con lui, le manovre rianimatorie.
Poco dopo le 18.00 i medici non avevano potuto che constatare il decesso, sia della giovane donna che del bimbo. L’ipotesi più probabile era stata da subito quella di un’emorragia interna dovuta alla rottura di un aneurisma addominale. Ipotesi ora confermata dall'esito dell'autopsia sul corpo della donna arrivato oggi, venerdì 18 dicembre.
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