Ieri gli operatori della Squadra Mobile hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno di un casolare abbandonato situato in zona Santa Bona, una pistola semiautomatica, di colore nero, con matricola abrasa.
Sparatoria Santa Bona: trovata in un casolare la pistola
Dopo aver sparato era fuggito per i campi cercando di far perdere le proprie tracce. Lui era stato trovato e arrestato poco dopo, mentre – fino a ieri – mancava all’appello un importante tassello investigativo: la pistola utilizzata per il tentato omicidio (questa l’accusa) nei confronti dello zio, tuttora ricoverato in fin di vita all’ospedale di Treviso.
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Fino a ieri perché proprio nel pomeriggio di giovedì 11 febbraio 2021 gli operatori della Squadra Mobile, a seguito di indagini volte alla ricerca dell’arma presumibilmente utilizzata da Branko Durdevic, 36enne rom, per commettere il tentato omicidio avvenuto lo scorso 8 febbraio, hanno rinvenuto e sequestrato, all’interno di un casolare abbandonato situato in zona Santa Bona, una pistola semiautomatica, di colore nero, con matricola abrasa.
Le ricerche dell’arma sono state supportate anche dall’ausilio della Polizia Scientifica e unità cinofile specializzati nel rilevamento di esplosivi.