Clienti bevevano tranquilli al bar dopo l'orario consentito: chiuso locale di via Terraglio
Il locale trovato aperto alle 18.40 con avventori intenti a consumare bevande in tutta tranquillità. Nel fine settimana annunciati controlli a tappeto.
Sanzionato e chiuso per cinque giorni un locale di via Terraglio, trovato aperto alle 18.40 con avventori intenti a consumare bevande in tutta tranquillità.
Clienti bevevano tranquilli al bar dopo l'orario consentito
La Polizia Locale di Treviso ha sanzionato e chiuso per cinque giorni un locale di via Terraglio, trovato aperto alle 18.40 con avventori intenti a consumare bevande in tutta tranquillità.
«Verso le 18.30 abbiamo ricevuto in centrale alcune segnalazioni per l’attività del bar che alle 18 doveva essere sospesa essendo priva del servizio cucina», spiega il comandante Andrea Gallo. «All’arrivo della pattuglia c’erano ancora avventori che stavano consumando e un altro all’interno. Per questo, oltre alla sanzione pecuniaria gli agenti hanno imposto subito la chiusura per cinque giorni come previsto dalla normativa attuale».
Controlli a tappeto nel fine settimana
La precedente chiusura di un bar aperto oltre le 18 risale a novembre a dimostrazione del rigoroso rispetto degli orari di apertura da parte di tutti i gestori dei locali a Treviso. In previsione del fine settimana, il primo di vigenza della nuova ordinanza regionale, il Comando di Polizia Locale conferma la massiccia presenza di agenti sia per sabato che per domenica.
«L’ordinanza regionale rappresenta uno strumento importante per garantire maggiore ordine sui plateatici, visto che i pubblici esercizi dovranno contingentare i propri clienti, che dalle 15 potranno consumare soltanto da seduti. Ricordiamo poi che dalle 18 è sempre vietato su area pubblica consumare alimenti e bevande, un particolare che molti dimenticano ma che comporta la sanzione. In ogni caso, il personale della Polizia Locale, soprattutto nella mattinata di sabato, farà una capillare opera di sensibilizzazione presso i bar per raccomandare e, se del caso, spiegare le norme in vigore sia nazionali che regionali».