Polemiche

Anziani in coda per ore per il vaccino, il PD: "Nella Marca situazione inammissibile e pericolosa"

Zanoni e Bigon incalzano: “Oltretutto senza distanziamento. E alla fine c’è chi rinuncia alla dose".

Anziani in coda per ore per il vaccino, il PD: "Nella Marca situazione inammissibile e pericolosa"
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Il duro commento di Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico, insieme alla collega e vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, a proposito del caos registrato ieri ai centri vaccinali di Villorba e Casale sul Sile, dove è arrivata la Protezione civile.

Anziani in coda per ore per il vaccino, il PD critico

“Al bocciodromo di Villorba e a Casale abbiamo assistito a scene molto pesanti. Anziani e pazienti fragili con i loro accompagnatori costretti a ore attesa del vaccino sotto il sole, lunghe code e distanziamento saltato, tanto che qualcuno alla fine ha scelto di rinunciare e tornare a casa. E sono anche inaccettabili le parole del presidente Zaia, secondo cui ‘qualche disagio è inevitabile se vogliamo fare in fretta’. Ci vuole rispetto per queste persone! Tra accompagnatori over 65 da vaccinare pure loro e i ‘panchinari’ convocati in massa all’ultimo momento con pochissimi minuti di preavviso, l’organizzazione va assolutamente rivista, nonostante il grande impegno degli operatori e dei loro vertici. Con una situazione del genere come può pensare il presidente di allungare gli orari fino a mezzanotte? Butterà giù dal letto gli eventuali riservisti?”.

È quanto dichiara Andrea Zanoni, consigliere regionale del Partito Democratico insieme alla collega e vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon, a proposito del caos registrato ieri ai centri vaccinali di Villorba e Casale sul Sile, dove è arrivata la Protezione civile.

“È paradossale che gli anziani, i soggetti più a rischio, rinchiusi in casa da oltre un anno, così come i pazienti oncologici, si trovino in situazioni potenzialmente pericolose per la propria salute. Quanto accaduto nella Marca è purtroppo la replica di un film già visto in altre province, a partire da Vicenza e Belluno: per evitare o ridurre affollamenti del genere occorre incrementare i punti vaccinali e il numero di operatori, servono più tavoli di lavoro per l’organizzazione e meno proclami in televisione. La corsa per raggiungere la vetta della classifica delle Regioni che vaccinano di più non deve gravare sulle povere spalle dei nostri anziani e loro familiari”.

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