Rogo mortale di Paese, pericolo di fuga: Sergio Miglioranza torna in carcere
L'uomo è accusato di aver appiccato l'incendio dell'abitazione in cui morirono la moglie e un'amica con dolo intenzionale.
Ripristinata la misura della custodia in carcere nei confronti di Sergio Miglioranza, il 70enne, attualmente agli arresti domiciliari.
Rogo mortale di Paese, pericolo di fuga
I Carabinieri della Compagnia di Montebelluna hanno dato stamane, venerdì 10 settembre 2021, esecuzione all’ordinanza del Tribunale del Riesame di Venezia del maggio scorso (divenuta irrevocabile a seguito della pronuncia di rigetto emessa nella giornata di ieri dalla Suprema Corte di Cassazione) che, in accoglimento dell’appello proposto dal P.M. della Procura della Repubblica trevigiana, ha ripristinato la misura della custodia in carcere nei confronti di Sergio Miglioranza, il 70enne, attualmente agli arresti domiciliari, già tratto in arresto nel marzo scorso in quanto responsabile di aver dato alle fiamme l’abitazione di Paese (TV) dove conviveva con la moglie ed un’amica, entrambe perite nell’incendio.
Il provvedimento del collegio lagunare ha confermato, anche in merito all’intensità delle esigenze cautelari, gli elementi raccolti nel corso delle complesse indagini dei Carabinieri di Montebelluna, in collaborazione con i Vigili del Fuoco.
Dolo intenzionale nel rogo e successivo pericolo di fuga
E’ stato dimostrato come l'indagato avesse agito non semplicemente con dolo, ma addirittura con dolo intenzionale, anche per quanto riguarda l’omicidio delle due vittime e come fosse pure concreto il pericolo che il Miglioranza potesse allontanarsi dal territorio nazionale per sottrarsi alla giustizia.
Il Miglioranza avrebbe appiccato il fuoco all’abitazione in cui dormivano le due vittime aprendo una delle bombole del gas al suo interno ed attivando plurimi focolai, due dei quali proprio nei pressi delle due porte d’ingresso, uniche vie di fuga utilizzabili dalle donne presenti in casa.
Una condotta, quella del Miglioranza, non spiegabile quindi con la mera volontà di danneggiare l’abitazione a fini assicurativi ma che è risultata specificatamente preordinata a non consentire la fuga delle donne intrappolate in casa e dunque a cagionarne la morte.