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Rapina e lesioni nella notte di Halloween a Castelfranco, i due fratelli condannati prendevano il reddito di cittadinanza

Si tratta di un 21enne e un 19enne condannati, rispettivamente, alla pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione e di 2 anni e 18 giorni di reclusione. Eseguito stamattina l'ordine di carcerazione.

Rapina e lesioni nella notte di Halloween a Castelfranco, i due fratelli condannati prendevano il reddito di cittadinanza
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Eseguito stamattina l'ordine di carcerazione per i due fratelli conviventi condannati per i reati di rapina aggravata e lesioni personali in concorso.

Rapina e lesioni nella notte di Halloween a Castelfranco, i due fratelli condannati prendevano il reddito di cittadinanza

A Castelfranco Veneto, i Carabinieri della locale Compagnia hanno dato questa mattina, giovedì 20 ottobre 2022, esecuzione a due ordini di carcerazione emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso a carico di due fratelli conviventi, un 21enne e un 19enne, entrambi percettori di reddito di cittadinanza, condannati, rispettivamente, alla pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione e di 2 anni e 18 giorni di reclusione per i reati di rapina aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali in concorso.

I due si erano resi responsabili dei reati loro ascritti la notte di Halloween del 2020, a Castelfranco Veneto, quando, in via Borgo Treviso, brandendo una bottiglia in vetro, avevano percosso con calci e pugni due operai 20enni del luogo, ai quali asportavano un giubbotto e uno zaino contenente effetti personali. Nella circostanza i due si erano scagliati anche contro la pattuglia di militari dell’Arma che era intervenuta tempestivamente in loco e che era dovuta ricorrere, a causa della resistenza opposta, alla loro immobilizzazione forzata.

I militari avevano fortunatamente riportato solo contusioni mentre a seguito della rapina le vittime avevano subìto traumi cranici e ferite lacero contuse, rimediando dai sanitari una decina di giorni di prognosi. Il giubbotto e lo zaino rapinati alle parti offese venivano effettivamente rinvenuti dai militari dell’Arma in possesso degli indagati e restituiti agli aventi diritto. Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Treviso, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.

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