La decisione

Delitto Varago: negati i domiciliari per legittima difesa, Elia resta in carcere

Il Gip non ha accolto la richiesta degli avvocati difensori del 18enne

Delitto Varago: negati i domiciliari per legittima difesa, Elia resta in carcere
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Proseguono le indagini degli inquirenti sul delitto di Varago.

Delitto Varago: negati i domiciliari per legittima difesa, Elia resta in carcere

Nessuna attenuazione della misura cautelare. Elia Fiorindi resta in carcere. Così ha deciso nei giorni scorsi il Gip, Marco Biagetti, sciogliendo la riserva sulla posizione del 18enne che l'11 maggio, a Varago di Maserada sul Piave, ha ucciso - reo confesso - con con due coltellate il 17enne Aymen Adda Benameur, studente del Besta di Treviso, il tutto al culmine di una lite per la cessione di droga (un panetto di hashish).

Gli avvocati di Fiorindi avevano provato a sostenere la tesi della legittima difesa: una reazione sì sproporzionata, ma a fronte di un tentativo di rapina ad opera della vittima. Una versione che però non ha convinto il Giudice delle indagini preliminari, il quale ha quindi confermato il carcere per il 18enne, non accogliendo la richiesta di scarcerazione e arresti domiciliari (con braccialetto elettronico) per lui.

Proseguono intanto le indagini che, dopo i ritrovamenti sul luogo del delitto, si stanno ora concentrando sul cellulare della vittima (mai ritrovato), e soprattutto sul secondo coltello, che sarebbe stato estratto da Aymen per minacciare Fiorindi e ottenere la droga senza pagarla.

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