Svolta

Omicidio Ceschin, dissequestrato il presunto compenso per il delitto di Conegliano

Quei 25mila euro, su cui si erano concentrati gli inquirenti, sarebbero stati in realtà regolarmente versati sul conto di E.L.R. sulla base di un accordo di divorzio

Omicidio Ceschin, dissequestrato il presunto compenso per il delitto di Conegliano
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Colpo di scena nell'inchiesta per il delitto di Margherita Ceschin: dissequestrata la somma ritenuta dagli inquirenti la ricompensa per l'omicidio della 72enne.

Omicidio Ceschin, dissequestrato il presunto compenso per il delitto di Conegliano

Quei 25mila euro, nell'ipotesi degli investigatori, sarebbero stati la ricompensa da distribuire tra gli esecutori materiali del delitto di Margherita Ceschin, ovvero il dominicano Sergio Lorenzo, il fratello di lui e una terza persona (ancora in fuga), infine l'altro mediatore Juan Maria Guzman.

In realtà però quella stessa somma di denaro, stando agli ultimi esiti dell'indagine per l'omicidio della 72enne, uccisa la sera del 23 giugno scorso nel suo appartamento di via XXVIII Aprile, a Conegliano, non sarebbe in alcun modo collegabile all'efferato delitto della donna. E.L.R., dominicana, l'avrebbe ricevuto invece dall'ex marito italiano, con il quale aveva divorziato e da cui appunto avrebbe ricevuto l'assegno "una tantum".

Il dissequestro della somma incriminata

Da qui la decisione del Pubblico ministero, Anna Andreatta, di dissequestrare nelle scorse settimane il denaro, che è così tornato nella disponibilità della donna, che inizialmente si riteneva fosse stato incaricata di distribuire i 25mila euro tra i presunti autori del delitto. Su tale pista gli inquirenti si erano orientati in seguito al versamento improvviso - e con tempistica sospetta - della somma sul conto corrente della donna (tramite bonifico) nonché sulla base delle intercettazioni ambientali, in particolare una conversazione tra Dileysi Guzman Lorenzo, la 32enne compagna dell'ex marito della vittima, Enzo Lorenzon, ritenuta insieme all'uomo la mandante dell'assassinio e scarcerata lo scorso 11 agosto, e Sergio Lorenzo.

Duro colpo all'inchiesta

Un'ipotesi investigativa smentita dagli ultimi sviluppi, che assestano un duro colpo proprio all'inchiesta e che sembrano togliere dalla stessa E.L.R., difesa dall'avvocato Paolo Bottoli. Non solo: viene in tal modo meno anche il fondamentale tassello investigativo legato alla ricompensa pattuita per il delitto Ceschin tra i protagonisti della torbida vicenda. Ciò che li avrebbe indotti, dietro compenso economico, a commettere su commissione l'omicidio. Un elemento non da poco.

E' stato peraltro lo stesso ex marito di E.R.L., sentito dagli inquirenti, a confermare quel versamento di denaro, confermandone la provenienza e di fatto facendo crollare l'ipotesi della "ricompensa concordata". Quella cifra, i 25mila euro, faceva parte dell'accordo di divorzio sottoscritto dalle due parti. L'uomo però sembra fosse casualmente conoscente di uno degli indagati, circostanza che potrebbe aver indotto a suffragare erroneamente la pista della ricompensa per il delitto.

Il perito

Intanto ieri, martedì 5 settembre 2023, è stato nominato il perito incaricato dal Gip di effettuare, tramite incidente probatorio, un esame clinico su Enzo Lorenzon, per stabilire se le sue condizioni siano o meno compatibili con il regime carcerario. La visita si svolgerà il prossimo 18 settembre, poi il medico avrà 60 giorni per depositare gli esiti.

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