Omicidio Aymen, il video della lite al processo sembra confermare la legittima difesa
Durante l'udienza di ieri, 9 aprile 2024, è stato mostrato un filmato che secondo l'accusa dimostrerebbe che Benameur fosse armato e che Fiorindi abbia agito per legittima difesa
E' iniziato ieri, 9 aprile 2024, a Treviso il processo a Elia Fiorindi, il diciottenne accusato dell'omicidio di Aymen Adda Benameur, 17 anni, avvenuto lo scorso 11 maggio 2023 a Varago di Maserada. Durante l'udienza è stato mostrato il filmato del delitto, video che secondo l'accusa dimostrerebbe che Aymen fosse armato e che Fiorindi abbia agito per legittima difesa.
Omicidio di Varago, iniziato il processo a Elia Fiorindi
Elia Fiorindi è accusato dell'omicidio del 17enne Aymen Adda Benameur, delitto che si è consumato al culmine di una discussione riguardante una transazione di droga, un panetto di hashish, tra i due.
Il giovane Fiorindi ha ammesso di aver compiuto l'omicidio sostenendo di essere stato costretto a difendersi da un presunto tentativo di rapina da parte della vittima.
Inizialmente, la tesi della legittima difesa non aveva convinto il Giudice delle indagini preliminari, il quale aveva respinto la richiesta degli arresti domiciliari a maggio. Tuttavia, questa posizione era stata rivalutata a dicembre, consentendo a Fiorindi di lasciare il carcere e di scontare gli arresti domiciliari presso la propria abitazione, con l'obbligo di indossare un braccialetto elettronico. A gennaio 2024 poi Fiorindi ha ottenuto l'accesso al rito abbreviato, in un'udienza in cui non sono mancate tensioni con il padre della vittima.
Il video degli ultimi istanti di vita di Aymen
Fin dall'avvio delle indagini, Fiorindi ha dichiarato di essere stato minacciato e attaccato con coltello da Benameur. Questa narrativa ha trovato un parziale riscontro attraverso un filmato di videosorveglianza della zona, che ha documentato l'alterco tra i due giovani.
Questo video è stato mostrato ieri in aula. Nelle immagini registrate da una telecamera di un'abitazione privata si vedrebbero i due giovani che discutono in modo concitato e si vedrebbe Aymen che impugna nella mano destra un oggetto.
Secondo la difesa, nei dettagli ravvicinati del video, si può notare che la vittima teneva un coltello nella mano destra, con un atteggiamento minaccioso. Dall'altra parte, l'accusa contesta l'affidabilità del video, sostenendo che sia stato alterato con Photoshop.