Comunità in lutto

Oggi l'ultimo saluto a Leonora Favretto, aveva raccontato la sua malattia sui social

I funerali saranno celebrati martedì 18 giugno 2024 alle ore 15.30 nel Duomo di Castelfranco Veneto

Oggi l'ultimo saluto a Leonora Favretto, aveva raccontato la sua malattia sui social
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La comunità di Castelfranco Veneto è in lutto per la scomparsa di Leonora Favretto. La 59enne si è spenta sabato 16 giugno 2024 dopo 15 mesi di lotta contro una grave malattia che aveva raccontato sui social.

Oggi l'ultimo saluto a Leonora Favretto

Saranno celebrati oggi, 18 giugno 2024, nel Duomo di Castelfranco Veneto i funerali di Leonora Favretto, morta a 59 anni a causa di un brutto male.

La scoperta del brutto male 15 mesi fa, ma nonostante le cure e la chemio non ce l'ha fatta la 59enne. Leonora lascia i figli Mattia e Martina, il nipote Matteo e i fratelli Laura, Paolo e Manuela, che la ricordano così:

"Il destino ti ha tolta troppo presto all'affetto della tua famiglia, ma non ti toglierà mai dai nostri cuori."

Oggi i funerali di Leonora Favretto

I funerali saranno celebrati alle ore 15.30 nel Duomo di Castelfranco Veneto.

Aveva raccontato la sua malattia sui social

Dopo la scoperta della malattia, Leonora aveva raccontato sui social la sua lotta. Aveva ribattezzato il suo male "Severino" e su Facebook e su Instagram aveva raccontato i ciclo di chemio e il dolore. Proprio come aveva fatto anche Barbara Carron, la nota imprenditrice trevigiana che si è spenta il 6 giugno 2024, a 51 anni, a causa di un cancro.

"La malattia trasforma il nostro involucro terreno, modifica l’aspetto della materia.
Forgia lo spirito, che come un frantoio estrae la nostra vera essenza".

Una malattia affrontata anche con ironia.

"Questa sono io, ma sono anche altro.
Sospesa tra cielo, terra e orecchie a sventola.
Un po’ ironica, mezza visionaria, molto stanca.
Affamata.
Espressione beatificata.
Stava arrivando il piatto di polenta tosella e funghi.
E che se ciave anca Severino! Avrà mangiato di gusto pure lui!"

"Provateci voi a disegnare a mano libera le sopracciglia senza avere traccia dei peli preesistenti! Seeeembra facile!
I primi tentativi escono così
i secondi assomigliano ai baffi del gatto dei vicini
i terzi fanno invidia a due linee d’orizzonte nell’ora del crepuscolo. D’inverno, con la nebbia.
Commessa del negozio: “Vedrà che con questa matita sí troverà benissimo! Potrebbe usarla anche un bambino di sei anni!”
Già…ma nel barattolo pieno di matite, stick, accessori vari per disegnare ste ex malefiche pelose, non ce n’è una con cui io vada d’accordo…mi stanno tutte tremendamente sulle p@..&!
Presa dalla frustrazione lancio la matita contro le piastrelle e magicamente traccia una perfetta sopracciglia. Bastarda! Proprio così la volevo!! Per un attimo penso di spiaccicare l’orbita oculare alla parete imprimendomi il segno perfetto.
Respira Leo, respira…conta fino a dieci….
“milleottocentosettantanove….milleottocentoottanta…milleottocentoottantuno….
Fatto! Ce l’ho fattaaaaa!! Sembrano quasi due sopracciglia …una più spessa, l’altra più lunga e curva….fanbrodo. Esco. Ciao ciao. Posso andare!
Varda che bea che son ciò!!"

Ma sui social ha raccontato anche il dolore e la sofferenza:

Dopo un lungo silenzio di crisi personale, eccomi qua.
Oggi, dopo ventun giorni di “pausa smaltimento rifiuti ”, quinta chemio di sei. Affronto gli ultimi cicli a fatica, l’ultimo in particolare (seppur consapevole dell’efficacia) mi ha messo veramente alla prova…chi mi conosce bene e ha continuato a scrivermi e sostenermi in privato, sa che il silenzio non è rivolto a loro ma è legato al mio attuale malessere e alla profonda stanchezza. Quindi grazie per continuare ad esserci, grazie per la comprensione e per accettarmi tutta intera. Anche quando taccio.
In questi quattro mesi e passa, il letto è stato mio compagno fedele, in esso ho riso e pianto, accolto le rare (per mia volontà vista la difficoltà anche a respirare) visite di amici, (non proprio NEL letto ma nelle sedie a fianco ) ho scritto, interagito a singhiozzo nei social, ho mangiato, bevuto, imprecato, fatto chilometri di lavori a uncinetto, dormito (15/20 minuti con il cortisone nelle 24 ore, 4/5 ore con il sonnifero, tre giorni quasi di fila una volta eliminato il cortisone…)
pensato tanto, tirato porchi, cani, santi e madonne varie….poi chiesto “scusa scusa scusa non lo faccio più! Prometto!!”
Ma poi mi saliva l’embolo e ci ricascavo. Lancio del porco alternato al preghierino della gratitudine… mariavé…
Penso a tutti quei cani, porci, santi e madonne che in questi mesi ho lanciato… o si son dati all’alcol per la disperazione o, comprensivi, han deciso di ridere e sorvolare…
Comunque sia, sono ancora qui. A fasi alterne ma viva, tengo duro.
Sto facendo tutto quello che posso e quello che devo per guarire, anche se con Severinpepato il canchero, la guarigione è rarissima.
Ma una buona convivenza può esistere.
La vita continua, oggi così.
“Domani é un altro giorno”.
A voi, il mio abbraccio di sempre, con tutto il cuore
Leo
Ps: Come potete vedere la mia chemiomaglietta
“Ce la farò anche stravolta”
anche oggi mi tiene compagnia"

Il ricordo di chi la conosceva

Sempre sui social sono tanti i messaggi e i post di chi la conosceva e la ricorda con affetto.

Scrive un'utente su Facebook:

"Le corsie del supermercato delle emozioni pregiate son quelle che più sorveglio.
Mi pare che arrivo sempre tardi anche se, a dir la verità, tengo i buoni che mi vanno meglio. .
Scelgo sempre il carrello grande .di bisogni personali, quelli che conosco a menadito
Frullato di salti di gioia, spremuta di occhi meraviglia, monodose di fervore già condito.
Mentre guardo di continuo l'orologio faccio il carico di ogni ben di dio
Chissà perché c'ho sempre i minuti contati quando sull'etichetta cerco IO..
A un certo punto una voce petentoria m'avverte che si è in chiusura
Faccio del mio meglio, mi sbrigo ma forse prendo male la misura.
Ormai la cassa è già spenta, ma la guardia mi sorride e mi lascia passare
Mi dico... avrò accumulato crediti che non mi sembrava di meritare...
E nel piazzale dopo aver caricato tutto nel bagagliaio mi sento proprio fortunata!
Per terra c'è pure una cassa e la raccolgo, che mi pare abbandonata
Però mentre mi rigiro m'accorgo d'un fatto che mi fa disperata
La mia preziosp sacca di emozioni mi è stata, non so come, rubata...
Ormai è tardi, non serve a nulla piangere, recriminare ed urlare.
Avrei dovuto lasciar perdere quell'in più e l'essenziale farmi bastare.
#poesiadellanima

Fai buon viaggio Leonora, hai vinto sicuramente la tua essenza  R. I. P."

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