A Canizzano l'ultimo saluto a Vincenza Saracino: "Piangiamo una persona mite"
La 50enne è stata uccisa in un casolare abbandonato a poche centinaia di metri da casa sua. Ancora in corso le ricerche dell'assassino
Si sono svolti questa mattina, mercoledì 17 luglio 2024 a Treviso, i funerali di Vincenza Saracino, la 50enne trovata morta con cinque coltellate lo scorso 3 luglio all'esterno di un casolare a Preganziol.
L'ultimo saluto a Vincenza Saracino: domani i funerali
Alle 9.30 le campane della chiesa della Visitazione di Maria a Canizzano hanno suonato per richiamare in chiesa tutti coloro che hanno voluto bene a Vincenza Saracino, la 50enne brutalmente assassinata il 3 luglio in via Malviste a Preganziol.
L'omicida l'aveva attirata in una trappola a soli 300 metri da casa, in un casolare abbandonato, dove è stata aggredita con cinque fendenti tra mandibola e collo, uno dei quali fatale.
"Non vogliamo rubare il lavoro alla Magistratura. Siamo qui per piangere una persona mite. La violenza è il contrario della mitezza che in sé non ha nessuna forza."
Queste le parole del sacerdote che hanno risuonato al funerale nella Chiesa gremita del sobborgo di Treviso. Tutti qui conoscevano Vincenza Saracino, il marito Fabio e la figlia. La chiamavano Enza, lei la persona mite che girava sempre in bici.
La notte del 3 luglio
Vincenza era scomparsa da circa 24 ore. Dopo aver lasciato il sexy shop dove lavorava, intorno alle 17.15 del 2 luglio 2023, la 50enne si era recata in bicicletta al supermercato Iperlando.
Dopo una breve spesa si era fermata a comprare le sigarette alla trattoria "La Perla" per poi dirigersi verso un casolare abbandonato in via Maleviste, dove è stato trovato poi il corpo.
Il marito di Vincenza, Fabio Stefanato, non vedendo arrivare la moglie, una mezz'ora dopo che la 50enne era stata in tabaccheria a comprare le sigarette, era passato anche lui a cercarla. Poi in serata si era recato dai Carabinieri per sporgere denuncia.
Le tracce di dna, trovate durante l'autopsia, sono ancora adesso un indizio fondamentale per rintracciare l'assassino della 50enne. Il cerchio attorno al colpevole si stringe sempre più.
Gli inquirenti, dopo aver escluso che il delitto si sia consumato in ambito familiare - e quindi tutti i parenti della vittima, compreso il marito, non sono sospettati - stanno indagando sui conoscenti della 50enne. E' quasi certo che Enza conoscesse il proprio assassino, da quanto si apprende potrebbe essere proprio un cliente del sexy shop dove la vittima lavorava insieme al marito.
Risposte importanti emergeranno anche dall'analisi delle chat sullo smartphone della vittima e dalle telecamere di videosorveglianza che avrebbero permesso di ricostruire il tragitto della donna, in sella alla sua bici elettrica, dal posto di lavoro fino al capannone, passando per l’Iperlando e il bar La Perla.