Morte Alex Marangon, trovate delle presunte tracce di sangue nell'auto del giovane
Gli investigatori stanno ora cercando di determinare se la macchia sia effettivamente sangue, il che aprirebbe nuovi scenari nel caso
Il mistero intorno alla morte di Alex Marangon, il 25enne trovato privo di vita dopo un evento sciamanico all'Abbazia di Vidor, si infittisce con un nuovo sviluppo. In attesa dei risultati dei testi tossicologici sul corpo di Alex e dall'analisi del capello su tutti i partecipanti, nella giornata di ieri, venerdì 16 agosto 2024, i Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nell'abitazione dei genitori del giovane a Marcon, dopo che questi hanno trovato di una macchia rossa lungo il freno a mano dell'auto del giovane.
Una possibile svolta
Continuano le indagini della procura di Treviso, che sta cercando di fare chiarezza su quanto accaduto la notte tra il 29 e il 30 giugno 2024, quando Alex Marangon è morto all'Abbazia Santa Bona di Vidor, dove stava partecipando a un raduno sciamanico.
La scoperta di una macchia rossa lungo il freno a mano dell'auto di Marangon ha sollevato diverse preoccupazioni. Sebbene l'auto fosse stata ispezionata in precedenza, non era stata ancora sequestrata.
Gli investigatori, pertanto, sono al momento impegnati per determinare se la macchia sia effettivamente sangue o meno. In tal caso, si potrebbero aprire nuovi scenari al caso, ovvero la possibilità che Alex abbia tentato di raggiungere l'auto prima di morire. Il legale della famiglia, Stefano Tigani, ha richiesto analisi approfondite sulla macchia e ha invitato alla cautela nella divulgazione delle informazioni, data la complessità del caso.
Nel frattempo, le memorie scritte dei curanderos
Nel frattempo, si attende la memoria scritta dai curanderos colombiani Jhonni Benavides e Sebastian Castillo, che potrebbero fornire chiarimenti su quanto accaduto durante la festa sciamanica.
Dopo la morte del 25enne di Marcon, i due avrebbero lasciato l'abbazia senza incontrare i Carabinieri, un fatto smentito dal loro avvocato. Tuttavia, la loro testimonianza potrebbe essere cruciale per chiarire i dettagli della vicenda. Le analisi tossicologiche in corso potrebbero anche svelare ulteriori dettagli sulle sostanze eventualmente assunte da Alex.
A questo, si aggiunge anche la lettera anonima ricevuta da Tigani, che presenterebbe una nuova versione dei fatti.
Ancora molti punti da chiarire
Del giallo sulla morte di Alex Marangon c'è ancora molto da chiarire. Nella sera del 29 giugno, il 25enne aveva partecipato a un raduno sciamanico per la festa del "Sol de Putamayo", organizzata dai musicisti Andrea Zuin e Tatiana Marchetto.
Ancora non è chiaro cosa sia successo quella sera, ma da quella festa, è sicuro che Alex abbia lasciato improvvisamente l'abbazia. Da quanto emerso, a seguire Alex sarebbero stati proprio i due curanderos, tornati poco dopo senza di lui, affermando che il 25enne fosse scomparso.
Da quel momento, attorno alle 3 della notte tra il 29 e il 30 giugno, sono iniziate le ricerche da parte dei presenti. Le ricerche ufficiali sono iniziate solo qualche ora dopo, con la denuncia di scomparsa presentata alle autorità alle 7 del mattino. Il corpo del giovane, infine, è stato ritrovato solo due giorni dopo, il 2 luglio, nella zona di Ciano del Montello, su un isolotto del fiume Piave, circa 4 km a valle dal punto zero di ricerca a Vidor.
L'autopsia aveva confermato che non si è trattato di un suicidio, né che il ragazzo fosse morto annegato. Sul corpo sono state ritrovate diverse ferite alla testa, causate da un oggetto contundente. Inizialmente, una tumefazione all'occhio e una lacerazione all'addome avevano fatto pensare a traumi da caduta o rotolamento, ma ora la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario.