A Riese Pio X

Femminicidio Vanessa Ballan, Bujar Fandaj andrà a processo

La prima udienza davanti alla Corte d’Assise è fissata per il 12 febbraio 2025

Femminicidio Vanessa Ballan, Bujar Fandaj andrà a processo
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Bujar Fandaj, reo confesso del femminicidio di Vanessa Ballan, 26enne di Riese Pio X, andrà a processo. Il giudice dell’udienza preliminare ha deciso per il rinvio a giudizio, riconoscendo aggravanti importanti come la premeditazione e il fatto che la vittima fosse una persona con cui l’imputato aveva avuto una relazione affettiva, sebbene ormai terminata.

Femminicidio Vanessa Ballan, Bujar Fandaj andrà a processo

Il tragico delitto è avvenuto il 19 dicembre 2023. Fandaj, artigiano originario del Kosovo, ha raggiunto la giovane nella casa che condivideva con il compagno e, dopo aver distrutto una porta con un martello per entrare, l’ha uccisa a coltellate.

Fandaj che si introduce in casa di Vanessa Ballan

Vanessa, che al momento dell’aggressione era incinta, è stata colpita con due coltelli da cucina portati dall’aggressore.

In migliaia a Castelfranco Veneto per l'ultimo saluto a Vanessa Ballan
I funerali di Vanessa

A complicare ulteriormente la posizione dell’imputato vi è l’accusa di revenge porn: prima dell’omicidio, infatti, Fandaj aveva inviato al compagno della vittima un video intimo che ritraeva un momento privato vissuto in passato con lei.

Non è stato contestato invece il reato di stalking, nonostante la denuncia presentata dalla vittima mesi prima. Dall'analisi dei telefoni di entrambi, la Procura ha escluso gli atti persecutori, ritenendo che i contatti tra i due fossero reciproci. La relazione tra Vanessa e Bujar, iniziata più di un anno prima, era terminata nell'estate precedente all'omicidio.

Bujar Fandaj

Durante l’udienza, Fandaj si è mostrato intenzionato a scusarsi con i familiari della vittima, come avrebbero riferito dai suoi legali. La difesa avrebbe spiegato che l’imputato vuole assumersi pienamente la responsabilità di quanto accaduto e desidera evitare ogni forma di spettacolarizzazione del processo, nel rispetto della memoria di Vanessa. Per agevolare lo svolgimento del procedimento e ridurre il carico emotivo sulle persone coinvolte, Fandaj ha acconsentito all’acquisizione diretta di tutti gli atti d’indagine.

La gravità del gesto, unita alla premeditazione, rende concreta per l’imputato la possibilità di una condanna all’ergastolo. La prima udienza davanti alla Corte d’Assise è fissata per il 12 febbraio 2025.

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