A Riese Pio X

Femminicidio Ballan, Nordio assolve la Procura di Treviso: nessun errore dopo la denuncia di Vanessa

Dopo la valutazione il ministro ha dichiarato che "non emergono elementi che possano reputarsi indice di incuria nei doveri"

Femminicidio Ballan, Nordio assolve la Procura di Treviso: nessun errore dopo la denuncia di Vanessa
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Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha emesso un giudizio che assolve la Procura di Treviso e la pm incaricata dell'inchiesta sul caso Ballan, riguardante la denuncia di stalking presentata da Vanessa Ballan nei confronti di Bujar Fandaj, circa due mesi prima il brutale omicidio.

Dopo la denuncia di Vanessa nessun provvedimento contro Fandaj

Otto coltellate, delle quali una, purtroppo, le ha trafitto il cuore uccidendola in pochi attimi. E' morta così la giovane Vanessa Ballan, la 27enne incinta del secondo figlio uccisa da Bujar Fandaj lo scorso 19 dicembre 2023, davanti alla sua casa a Spineda, frazione di Riese Pio X.

Vanessa Ballan

La storia di Vanessa è segnata da mesi di terrore e persecuzione. Già qualche mese prima dell'omicidio, il 25 ottobre 2023, la vittima aveva denunciato Fandaj per stalking, ma, secondo il procuratore capo di Treviso, Marco Martani, la valutazione iniziale potrebbe aver sottovalutato il pericolo. Sebbene fossero presenti elementi indicativi di attività persecutoria, non c'erano sufficienti prove per emettere un divieto di avvicinamento nei confronti dell'aggressore, aveva dichiarato dopo l'omicidio il procuratore.

Bujar Fandaj

Il Ministro Nordio assolve la Procura di Treviso

Per far luce sulla vicenda allora il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva chiesto alla Procura di Treviso di comunicare tempestivamente e con grande precisione tutti gli aggiornamenti. Ciò su cui il Guardiasigilli voleva far luce è se la situazione precedente all'omicidio sia stata o meno "sottovalutata".

Carlo Nordio

Dopo i dovuti accertamenti, però, il ministro Nordio ha respinto l'accusa di ritardo nella gestione del caso, sottolineando invece la tempestività e l'attenzione nella preparazione del provvedimento di perquisizione nei confronti del 41enne, già da tempo accusato di molestie nei confronti della vittima.

Questo giudizio è stato reso in risposta a un'interrogazione parlamentare sollevata dal senatore leghista Gian Marco Centinaio, dopo aver esaminato una relazione dettagliata richiesta dal Ministro agli uffici giudiziari di Treviso, tre giorni dopo la tragedia.

"Allo stato, dal vaglio della sequenza cronologica degli atti posti in essere dall'autorità giudiziaria competente, non emergono elementi che possano reputarsi indice di incuria nei doveri. Ciò precisato, forte è l'auspicio che la recentissima normativa approvata, e non ancora in vigore al momento della tragica vicenda esposta, possa essere funzionale ad evitare il ripetersi di gravi eventi di violenza, avendo previsto interventi da parte delle autorità, anche giudiziaria, ancora più serrati", ha dichiarato il ministro, come riportato dall'Agenzia DIRE.

La querela sporta da Vanessa il 25 ottobre 2023 aveva portato all'emissione di un provvedimento di perquisizione nei confronti di Bujar, con sequestro dei suoi dispositivi telefonici e acquisizione dei tabulati. Nonostante ciò, non furono imposti divieti di avvicinamento o restrizioni di domicilio o carcere per l'uomo, una scelta che Nordio ha definito "discrezionale" e legata alle valutazioni dei magistrati, poiché il caso non presentava requisiti di urgenza.

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