Nuove assemblee

Gruppo Benetton, nuovo accordo per incentivare le uscite volontarie: bonus fino a 70.000 euro

L'azienda ha già chiuso 500 negozi in tutto il mondo. I sindacati: "Continueremo a lavorare per proteggere i posti di lavoro"

Gruppo Benetton, nuovo accordo per incentivare le uscite volontarie: bonus fino a 70.000 euro
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I sindacati di categoria hanno illustrato i dettagli di un nuovo accordo con i vertici di Benetton Group per incentivare le uscite volontarie dei lavoratori. Finora, solo 40 dipendenti su 1.200 hanno lasciato l'azienda, un numero insufficiente per rilanciare l'impresa.

Gruppo Benetton, nuovo accordo per incentivare le uscite volontarie

Siglato martedì, 3 dicembre 2024, un nuovo accordo tra Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec territoriali e i vertici di Benetton Group, l'azienda con sede a Ponzano Veneto, per affrontare le difficoltà economiche dell'azienda.

L'intesa introduce incentivi all'esodo volontario aumentati fino al 30% rispetto a quelli stabilità in precedenza, consentendo ai lavoratori di ricevere fino a 70.000 euro, a seconda dell'anzianità.

L'accordo prevede inoltre percorsi di outplacement del valore di 4.000 euro, finanziati dall'azienda, e la possibilità, per un massimo di 20 dipendenti, di accedere a un impiego temporaneo di 12 mesi tramite agenzie di lavoro interinale.

I commenti dei sindacati

"Le difficoltà finanziarie e l'accelerazione del cambiamento hanno reso necessario rivedere gli accordi precedenti", spiegano Massimo Messina (Filctem Cgil Treviso), Gianni Boato (Femca Cisl Belluno Treviso) e Rosario Martines (Uiltec).

"Nonostante tutto, siamo riusciti a mantenere invariato il limite massimo di solidarietà individuale al 40%, garantendo che, fino al 28 febbraio 2024, nessun lavoratore sarà coinvolto in più di due giorni di solidarietà al mese. Tuttavia, l'azienda ha già annunciato che dal 1° marzo, in caso di rinnovo del contratto di solidarietà, si passerà una percentuale medie applicata a tutti i dipendenti, eliminando il limite personale attuale".

Finora, 40 dipendenti hanno aderito al piano di uscita volontaria, ma questo numero è ritenuto insufficiente dall'azienda, che mira a favorire ulteriori dimissioni entro il 15 gennaio 2024 grazie ai nuovi incentivi.

Il futuro dei lavoratori e il piano aziendale

"La nostra principale preoccupazione - continuano i sindacalisti, impegnati in queste ore a informare i dipendenti - riguarda coloro che resteranno in azienda. Sarà fondamentale garantire una formazione adeguata e ricollocamento nel contesto del nuovo progetto aziendale, che mira a tagliare i costi e a eliminare le attività non profittevoli".

Tra le misure già in corso, Benetton ha chiuso 500 negozi in tutto il mondo, accumulando crediti inesigibili per circa 160 milioni di euro. Il piano prevede inoltre una revisione delle attività produttive europee e mediterranee, con un possibile spostamento della produzione verso il Sud-est asiatico per incrementare la competitività.

"Continueremo a lavorare per mantenere attivi accordi difensivi che proteggono i posti di lavoro", concludono i rappresentanti di Filctem, Femca e Uiltec, "senza però trascurare l'opportunità di promuovere uscite incentivate per chi desidera lasciare l'azienda in modo vantaggioso".

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