Investito da un'ambulanza a Conegliano mentre passeggia con i cani, assolto l'autista
L'incidente è avvenuto l’8 febbraio 2024. Il giudice ha ritenuto che l'autista stesse procedendo nel pieno rispetto delle norme, senza alcun comportamento imprudente o negligente

È stato prosciolto dall'accusa di omicidio stradale, il 64enne di Vittorio Veneto alla guida dell’ambulanza del Suem 118 che, l’8 febbraio 2024, investì e uccise Adriano Canzian, un pensionato 75enne. A stabilirlo, lunedì 8 aprile 2025, è stato il giudice per l’udienza preliminare, che ha dichiarato il non luogo a procedere con la motivazione che "il fatto non sussiste".
Investito da un'ambulanza mentre passeggia con i cani, assolto l'autista
Secondo le prime indiscrezioni sulle motivazioni, la decisione si fonda su un comportamento ritenuto imprevedibile e repentino da parte della vittima, che avrebbe attraversato la strada in modo improvviso, sorprendendo l’autista del mezzo d’emergenza che viaggiava con sirene e lampeggianti attivi, trasportando un paziente in codice rosso dall’ospedale di Vittorio Veneto a quello di Conegliano.
L’incidente si è verificato attorno alle 23, nei pressi di un distributore di carburante in via XXIV Maggio a Conegliano.
Canzian stava tornando con i suoi due cani dall’area di sgambatura situata di fronte alle strisce pedonali. Nell’impatto con l’ambulanza è stato sbalzato a oltre 20 metri di distanza. Uno dei cani, la cagnetta Spritz, è morta sul colpo insieme al padrone, mentre l’altro è rimasto vicino ai corpi in strada.

L'autista dell’ambulanza, rimasto illeso ma in stato di choc, è stato subito ascoltato dagli inquirenti. Il paziente trasportato è stato trasferito in ospedale da un secondo mezzo di soccorso.
La perizia e la decisione del Gup
Determinante per la decisione del Gup è stata anche la testimonianza di un passante oculare che ha confermato l’imprevedibilità dell’attraversamento. Inoltre, la perizia tecnica disposta dal pubblico ministero ha riconosciuto una quota di concorso di colpa in capo alla vittima: il codice della strada impone infatti ai pedoni di non intralciare il transito dei mezzi di emergenza.
Tuttavia, secondo la ricostruzione, Canzian avrebbe già iniziato l’attraversamento sulle strisce pedonali, circostanza che teoricamente avrebbe richiesto una maggiore attenzione da parte dell’autista. Nonostante questo, il giudice ha ritenuto che l'autista stesse procedendo nel pieno rispetto delle norme, senza alcun comportamento imprudente o negligente, escludendo quindi qualsiasi responsabilità penale a suo carico.