Artigianato: un valore da riconsiderare
Positivi i dati di chiusura 2019 per Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna
Artigianato: un valore da riconsiderare. In un periodo di ripresa economica, c’è bisogno ora di tornare a credere nel valore del “mestiere” e incoraggiare la propensione all’imprenditorialità.
Sono positivi i dati di chiusura 2019 per Confartigianato Imprese AsoloMontebelluna, Associazione che dà voce a 2.568 aziende nei 24 Comuni di riferimento, che spaziano da San Zenone degli Ezzelini a Giavera del Montello, e da Valdobbiadene ad Arcade, e che opera per offrire una gamma di servizi sempre più completi per imprenditori e le loro famiglie. Grazie ai 120 addetti, l’Associazione propone un portfolio di 56 servizi specialistici: non solo servizi tradizionali come la gestione contabile ed economica, l’accesso al credito, gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro e l’elaborazione di cedolini paga, ma anche soluzioni nuove legate all’innovazione tecnologica digitalizzata, il controllo di gestione, la sanità integrativa, la formazione professionale e la consulenza per l’internazionalizzazione. Un saldo positivo di 10 realtà, nel confronto tra attività cessate e attivate, con 56 nuove aziende nate in questo anno e legate principalmente ai settori edilizia, commercio, alimentare, servizi alla persona e con un continuo aumento del numero di liberi professionisti. Sale anche l’andamento occupazionale delle aziende artigiane associate che contano a fine anno l’assunzione di 195 addetti (lo scorso anno erano +165).
Il presidente Fausto Bosa: "Siamo risaliti non grazie ai governi"
“Se però siamo riusciti a risalire dalla grande crisi che ha coinvolto il mercato gli ultimi anni, non è certo grazie alle scelte governative", denuncia il Presidente Fausto Bosa.
Quello che desta clamore è tutt’ora l’imposizione burocratica che pesa fortemente sulle nostre aziende, con una pressione fiscale pari quasi al 60% dei profitti. E purtroppo azioni a favore delle piccolo aziende non se ne vedono. Se le grandi aziende risolvono il problema scappando all’estero, le piccole realtà che rimangono sono costrette a pagare.
“Secondo i dati interni della Camera di Commercio di Treviso-Belluno emerge un interessante fenomeno: si affermano le aziende dai 6 o più dipendenti, le più strutturate, un tracollo invece per quelle con meno di 6 dipendenti, ovvero la micro impresa. “È un segnalo di allarme perché si tratta di quelle realtà che formano il nostro tessuto economico - prosegue Bosa - E se le aziende piccole chiudono per il carico burocratico e fiscale, vedasi la recente introduzione dei misuratori fiscali, si aggiunge anche il problema della mancanza di maestranze.”
Dal 2017 Confartigianato offre gratuitamente ai propri Associati un servizio di bacheca lavoro, pubblicando le richieste delle aziende e raccogliendo le offerte di chi cerca lavoro; sono quasi 100 le figure richieste in un anno ed il 97% è legato a lavori manuali di tutti i settori, dall’orlatrice per calzature, al pittore edile, all’attrezzista macchine, al meccanico, all’autista. “Di questo c’è bisogno, di saper fare e di sapere insegnare e di sapere imparare – commenta il vicepresidente Alessandro Zanini- e noi in questo 2020 ci impegneremo per attivare nuove pratiche, nuovi metodi, per nobilitare queste professioni, di grande soddisfazione, avvalendoci sicuramente dei benefici della Legge sull’Artigianato che vede i primi fondi disponibili proprio nel 2020. L’impegno verterà allora anche sul creare una maggiore coscienza della qualità e del valore dell’artigianato, perché gli artigiani stessi siano consapevoli di quanto sia apprezzato il Made in Italy nel mercato, soprattutto in quello estero. Ma serve una svolta per riconsiderare l’artigianato, il lavoro manuale, come un valore e una ricchezza soprattutto per i giovani. Pensate che solo il 3% dei titolari/soci/collaboratori familiari delle nostre aziende ha meno di 30 anni. E i giovani dove sono? A chi compete il primo passo per agire? La nostra prima proposta è un tavolo scuola – famiglia-imprese, iniziativa che porteremo avanti in questo nuovo anno, unitamente all’impegno già intrapreso per l’apprendistato duale.”
E con il 2020 prende avvio l’incarico anche della Nuova dirigenza, eletta a metà dello scorso dicembre, una squadra che si propone di rimettere al centro il SOCIO, con un’ottica di territorialità più ampia. “Questo nuovo anno è per noi un nuovo inizio – afferma il vicepresidente neo eletto Sergio Zanella- ed anche il territorio, se tutto andrà come stabilito, vedrà una grande innovazione con l’apertura della Super Strada Pedemontana Veneta. Come AsoloMontebelluna abbiamo sempre appoggiato la realizzazione di questa importante arteria viaria, e grazie agli studi commissionati in passato si è potuto anche analizzare l’impatto del nuovo traffico sulle già presenti reti viarie. Quello che da sempre ci preme però, e che già abbiamo sollecitato alle nostre Amministrazioni, è l’attenzione sulle problematiche del traffico di adduzione, perché non si aggravi ulteriormente il disagio già vivo sulle nostre strade. Esortiamo quindi ad una maggiore collaborazione congiunta da parte delle IPA locali dell’Asolano -Terre di Asolo e Montegrappa- e del Montebellunese – Montello Piave Sile, al fine di avviare un’azione programmatica condivisa per una visione strategica più completa e in grado di far sistema nell’ambito di un territorio omogeneo.”
Il 2020 si apre quindi con un nuovo mandato con Dirigenti rinnovati per la metà, una buona presenza di giovani e composto per quasi 1/3 da donne; un segnale che è indice di rinnovamento, di apertura a nuove visioni, ma forte di una storicità e tradizione duratura e solida per il territorio. L’Associazione celebrerà quest’anno 65 anni di attività, un’occasione per ricordare le radici e i sani valori di un tempo, combinati ad un’immancabile e necessaria continua innovazione, connubio essenziale per la vitalità del proprio operato.