Stretta istituzionale

Il Comune di Treviso si costituirà parte civile in tutti i processi relativi a casi di violenza giovanile

Le eventuali somme ottenute verranno interamente reinvestite in politiche giovanili, sostenendo progetti educativi, sociali, sportivi e di prevenzione

Il Comune di Treviso si costituirà parte civile in tutti i processi relativi a casi di violenza giovanile

Il Comune di Treviso alza il livello di attenzione sul tema della violenza giovanile e annuncia una linea di assoluta fermezza contro aggressioni e comportamenti che mettono a rischio la sicurezza e l’immagine della città.

La presa di posizione sulla sicurezza urbana

L’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile in tutti i procedimenti giudiziari legati a episodi di questo tipo, chiedendo responsabilità non solo penali ma anche economiche.

Una scelta che nasce da una serie di fatti che, nelle ultime settimane, hanno riportato il tema della sicurezza urbana al centro del dibattito cittadino. Tra questi anche un recente episodio avvenuto nell’area della stazione ferroviaria, sul quale sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine.

La città è da tempo sotto osservazione per il numero di segnalazioni e denunce che coinvolgono giovani e minorenni, una situazione che ha spinto l’amministrazione comunale a intervenire con una presa di posizione netta e strutturata.

Accanto al profilo penale, l’amministrazione intende agire anche sul piano economico: chi si rende responsabile di aggressioni dovrà risarcire i danni causati alla collettività. Le eventuali somme ottenute verranno interamente reinvestite in politiche giovanili, sostenendo progetti educativi, sociali, sportivi e di prevenzione.

L’aggressione nel sottopasso e le indagini in corso

Tra gli episodi che hanno contribuito ad accelerare la presa di posizione del Comune c’è quanto accaduto nella tarda serata di domenica 14 dicembre 2026 nel sottopasso della stazione ferroviaria. Un ragazzo di 26 anni è stato aggredito senza apparente motivo da un giovane a lui sconosciuto.

Nelle ultime ore invece è intervenuto pubblicamente anche su un altro episodio ritenuto emblematico del clima di degrado che l’amministrazione intende contrastare. Si tratta di un caso di imbrattamento avvenuto al cimitero di Santa Bona, definito un gesto che danneggia l’intera comunità.

Nel frattempo, la città si prepara a una risposta pubblica. Sabato 20 dicembre, alle 18.30, è previsto un flash mob a Porta San Tomaso, promosso dalle famiglie di alcuni giovani aggrediti nei giorni scorsi nella stessa zona. All’iniziativa parteciperà anche il sindaco, che ha ribadito come la costruzione di una comunità più sicura passi dall’impegno condiviso di famiglie, ragazzi e istituzioni.