Consiglio comunale di mattina per discutere dell'ospedale, si scatena la polemica

Il sindaco convoca un Consiglio comunale d'urgenza di mattina per discutere dell'ospedale, scoppia la polemica.

Consiglio comunale di mattina per discutere dell'ospedale, si scatena la polemica
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Il sindaco Stefano Marcon, in vista dell'incontro in V Commissione in Regione nel pomeriggio di domani, ha convocato per la mattina dello stesso giorno un consiglio comunale urgente ma si scatena la polemica. Il Consiglio comunale di mattina per discutere dell'ospedale non convince il comitato "Difendiamo il nostro ospedale" e nemmeno alcuni cittadini.

La polemica

A poche ore dalla diffusione sul sito del Comune di Castelfranco della convocazione del Consiglio comunale per domani alle 10, si scatena la polemica sulle varie pagine social. In primis quella del Comitato "Difendiamo il nostro ospedale" che da anni si batte contro il declassamento dei posti letto e dei servizi della struttura ospedaliera di Castelfranco.

Il disappunto del Comitato

In un lungo post lo sfogo del Comitato "Difendiamo il nostro ospedale" sulla convocazione del Consiglio comunale di mattina.

"Consiglio comunale di mattina? Ottima mossa solo se si vuole impedire il confronto. "La misura è colma", aveva scritto su Facebook il sindaco Stefano Marcon dopo un litigio con la minoranza Pd. Litigio nel quale non intendiamo minimamente intrometterci, data la nostra posizione di terzietà.
Il fatto è che la decisione che il primo cittadino ha preso dopo quel litigio ci riguarda tutti. Ed è di convocare il Consiglio comunale non più in orario serale, cioè compatibile con gli impegni lavorativi di consiglieri e cittadini, bensì di mattina. Alle 10. E senza che l'annuncio appaia - ad oggi - sul sito del Comune.  Avete capito bene. Se oggi sappiamo che la prossima convocazione è fissata per giovedì 11 alle 10 il merito va a una concittadina che ci segue, Alice Bocca, e che ci avvisato attraverso i social! "La misura è colma", dice il sindaco Marcon. Ma forse dovremmo dirlo noi, ragazzi, uomini e donne di Castelfranco. Perché se si arriva a penalizzare la cittadinanza per scontri politici avvenuti in Consiglio comunale, beh, la situazione è ancora più grave di quel che già ci appare. La cittadinanza ha diritto a presenziare al Consiglio, soprattutto quando si discute del futuro della sanità e del San Giacomo. E ci pare doveroso che qualunque consigliere possa agevolmente partecipare al dibattito. Mosse di questo tipo, quale che sia l'intenzione perseguita dal sindaco, ostacolano il confronto. Mettono in difficoltà tutti quei consiglieri (speriamo molti!) che hanno un lavoro e delle responsabilità professionali. E allontanano i cittadini dalla sede che più dovrebbe rappresentarli".

Anche i cittadini sono contrariati da questa decisione

Anche alcuni cittadini esprimono pareri discordanti in relazione all'orario di convocazione della seduta straordinaria del Consiglio comunale di domani mattina. Tra questi anche un volto noto nell'ambiente Castellano, quello dell'architetto Alessandro Boldo, sempre attento ai temi cari al territorio tanto che, anche in questa occasione ha scritto un lungo post di commento all'accaduto.

"Il Padrone di Castelfranco, dopo aver deciso che non vuole commissioni a rallentare la sua politica del "fare cose concrete", comincia a provare fastidio anche per l'assemblea che dovrebbe essere il centro dell'azione amministrativa di un comune: il Consiglio comunale. E allora se all'ordine del giorno c'è un punto che a lui non piace, e cioè il futuro dell'Ospedale, lui fa convocare il Consiglio comunale alle 10 di mattina di un giorno lavorativo. Perchè per governare a lui non serve sentire il Consiglio, bastano e avanzano i sui due/tre uomini fidati, un po' di assessori che propongono cose innocue e un gruppo di maggioranza che, se da una parte presenzia nei social con un protagonismo che neanche la Ferragni, dall'altra si astiene rigorosamente dall'intervenire in consiglio limitandosi ad alzare la manina a comando. Per decidere sul futuro dell'Ospedale a lui non serve sapere cosa ha da dire la parte della città che non la pensa come lui e che, suo malgrado, continua ad esistere".

La replica dell'amministrazione

Proprio sotto lo "sfogo" di Boldo, passano le parole del consigliere Michael Didonè che spiega le ragioni alla base della scelta di indire il consiglio comunale di mattina.

"È stato deciso di convocare il Consiglio Comunale d’urgenza visto che è volontà condivisa di tutte le forze politiche di arrivare con un documento condiviso in audizione della quinta commissione regionale. Documento sul quale si sta lavorando da una settimana e che è a buon punto. Questo suo modo di porsi non le fa onore in quanto il Sindaco non si atteggia a padrone e la riprova sta nei fatti! Mai intuizione fu più lungimirante di convocare un consiglio comunale d’urgenza in un giorno lavorativo e al mattino, vista la convocazione in audizione in quinta commissione per il pomeriggio di giovedì stesso pervenuta ieri".

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