Il processo

Delitto Ceschin, in aula il memoriale dell’ex marito: “Volevo solo spaventarla”, poi chiede scusa alle figlie

Durante il processo a Treviso acquisito un documento di Enzo Lorenzon, deceduto lo scorso agosto

Delitto Ceschin, in aula il memoriale dell’ex marito: “Volevo solo spaventarla”, poi chiede scusa alle figlie

Nuovo colpo di scena nel processo per l’omicidio di Margherita Ceschin, la 72enne trovata senza vita nel suo appartamento di Conegliano nel luglio 2023. Nel corso dell’udienza davanti alla Corte d’assise di Treviso è stato presentato un memoriale di cinque pagine redatto dall’ex marito Enzo Lorenzon, morto il 4 agosto 2025 mentre si trovava agli arresti domiciliari in una casa di riposo.

Delitto Ceschin, in aula il memoriale dell’ex marito: “Volevo solo spaventarla”

Il documento, depositato dal suo legale e acquisito dai giudici, contiene le ultime dichiarazioni di Lorenzon, indicato dagli inquirenti come presunto mandante del delitto. Nello scritto, l’81enne nega di aver ordinato l’uccisione dell’ex moglie e sostiene di aver chiesto soltanto che venisse spaventata per convincerla a ridurre l’importo dell’assegno mensile.

Lorenzon ha ammesso di aver avuto rapporti conflittuali con l’ex moglie e difficoltà economiche, aggravate da un’ipoteca che la stessa aveva posto sul suo patrimonio.

“Voglio chiedere scusa alle mie figlie, ai miei nipoti e a tutte le persone che volevano bene a Margherita per una cosa che non sarebbe mai dovuta accadere”, scrive nel memoriale.

La linea difensiva si intreccia con quella degli altri imputati. Mateo Garcia, dominicano accusato di essere l’esecutore materiale, ha ribadito in aula che l’intenzione era solo quella di intimorire la vittima. Garcia ha inoltre indicato come responsabile dell’omicidio Joel Lorenzo, unico della banda ad aver collaborato con gli inquirenti.

La versione proposta non convince i familiari della vittima. Il fratello di Margherita, Paolo Ceschin, costituitosi parte civile, ha commentato duramente in aula:

“Hanno ucciso mia sorella per la seconda volta”.

Con la morte di Lorenzon, la Corte ha dichiarato l’estinzione del reato a suo carico per “intervenuta morte del reo”. Il processo prosegue nei confronti degli altri imputati.