Sanità

Facoltà Medicina a Treviso, approvata dalla Regione l'attivazione del corso completo

Prevede 65 posti e verrà attivato dall’anno accademico 2020-2021 in sinergia con l’Ulss 2 Marca Trevigiana. Zaia: "Svolta storica".

Facoltà Medicina a Treviso, approvata dalla Regione l'attivazione del corso completo
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Approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto il progetto di legge per l’attivazione a Treviso di un corso completo di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova.

Svolta storica per il capoluogo della Marca

Il corso prevede 65 posti e verrà attivato dall’anno accademico 2020-2021 in sinergia con l’Ulss 2 Marca Trevigiana, che, da tempo, ospita già nelle sue strutture il triennio clinico della facoltà. Il progetto di legge per l’attivazione a Treviso di un corso completo di Medicina e Chirurgia dell’Università di Padova è stato approvato ieri, martedì 7 aprile 2020, all’unanimità dal Consiglio regionale del Veneto. È il passaggio definitivo per un corso prevede 65 posti e sarà attivo dall’anno accademico 2020-2021, in sinergia con l’Ulss 2 Marca Trevigiana che, da tempo, ospita già nelle sue strutture il triennio clinico della facoltà (quarto, quinto e sesto anno).

La soddisfazione di Zaia

“Le strutture trevigiane – sottolinea il Presidente della Regione Luca Zaia – ospiteranno ora un corso di Medicina e Chirurgia in piena regola, consentendo agli studenti di iniziare e completare il ciclo di studi nella stessa sede. È un importante risultato per tutta la regione perché si delinea un terzo polo formativo in questo settore, legato ad un ateneo di grande storia e tradizione come quello di Padova ma contemporaneamente fortemente connotato su territorio. Il progetto, i cui oneri di docenza saranno a carico della Regione attraverso il Fondo Sanitario Regionale, è una sintesi ed un nuovo traguardo di quell’impegno che ci ha connotato in questi ultimi tempi, nelle varie azioni per sopperire alla grave carenza di professionisti della sanità nelle nostre corsie”.

“È una scelta di progresso che andava fatta – aggiunge il Governatore – e che ha motivato un intervento significativo della Regione. Saremo infatti noi a farci carico, attraverso il Fondo Sanitario Regionale, degli oneri di docenza: un impegno da più di un milione e mezzo di euro l’anno. Ne vale la pena, per l’importanza del fatto che un’Università prestigiosa si apre al territorio, per le ricadute positive sul sistema sanitario locale, per la nuova occasione formativa che gli studenti riceveranno”.

L'assessore Lanzarin: "Risposta importante"

“Questa nuova sede – aggiunge l’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin – nulla toglierà alla casa madre padovana perché i posti per gli studenti di Treviso vanno ad incrementare quelli previsti per l’Università di Padova fino a un totale complessivo di 456.  È una svolta importante nel rapporto di collaborazione tra la Regione, Università e Ulss 2 che dà una risposta significativa al problema, su cui siamo costretti a misurarci ogni giorno, della grave difficoltà di reperire medici. A maggior ragione oggi, in un momento in cui l’emergenza coronavirus sta dimostrando quanto importante sia, direi vitale, avere a disposizione medici in numero sufficiente”.

Il costo dei nuovi corsi di Medicina e Chirurgia a Treviso è stimato in 1 milione 570 mila euro all’anno, prevedendo l’impiego di 18 Professori associati, 20 Docenti a contratto, e 2 unità di supporto. Presso la sede ospedaliera di Treviso, il secondo triennio di Medicina e Chirurgia è già presente dal 2006, sulle basi di un rapporto che, fin dal 1989, ha visto attivate le prime convenzioni tra l’azienda sanitaria trevigiana e l’Università di Padova, consentendo negli anni che vari reparti trevigiani diventassero riferimento per la didattica universitaria ed in particolare per alcune Scuole di Specializzazione.

Facoltà Medicina a Treviso, approvata dalla Regione l'attivazione del corso completo

*foto di repertorio scattata prima del d.p.c.m. del 1/3/20 in merito alle misure di contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19

Le parole del sindaco Conte e del consigliere regionale Barbisan

«Treviso intende consolidare la sua dimensione di Città universitaria e il Corso di Laura in #Medicina e #Chirurgia la renderà un polo accademico riconosciuto a livello nazionale e internazionale, anche grazie al prestigio e alla storia dell’Ateneo patavino», le parole del sindaco Mario Conte. «Come Amministrazione stiamo già definendo un piano per fornire agli studenti strutture, aule studio e agevolazioni. Grazie alla compresenza dei corsi di Padova e Ca’ Foscari, potremo così accogliere ogni giorno migliaia di ragazzi nel nostro territorio che rappresentano, per tutti noi, entusiasmo, apertura internazionale e opportunità di crescita. Ringrazio il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto e il direttore generale dell’Ulss n.2 Francesco Benazzi per aver creduto in questo progetto».
Voto che ha visto la partecipazione del consigliere regionale e capogruppo ai Trecento Riccardo Barbisan:
«Il voto del Consiglio regionale del Veneto odierno avrà un grande risvolto positivo per la nostra città. Grazie a questa decisione, Treviso potrà ospitare 360 studenti di medicina. Una novità che contribuirà notevolmente all’economia e alla vita culturale trevigiana. Ciò avverrà grazie all’importante contributo della Regione del Veneto, che finanzierà la didattica. Treviso potrà godere dell’importante contributo di un’antica e prestigiosa università quale il Bo. La città, con la sua vivacità e tutte le sue strutture, è pronta ad accogliere gli studenti e i futuri medici».
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