Colpo milionario

I quaranta minuti di terrore nella villa di Miotto, le minacce alla bimba: "Zitta o ti sistemiamo"

Proseguono le indagini dei Carabinieri, colpo da circa un milione di euro. I banditi erano professionisti senza scrupoli.

I quaranta minuti di terrore nella villa di Miotto, le minacce alla bimba: "Zitta o ti sistemiamo"
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Proseguono le indagini sulla rapina nella villa di Giancarlo Miotto. Quaranta minuti circa di terrore per lui e la sua famiglia, le minacce alla bambina. Bottino da circa un milione di euro.

I quaranta minuti di terrore nella villa di Miotto

Mentre proseguono serrate le indagini dei Carabinieri per individuare i responsabili, emergono nuovi dettagli sulla rapina consumatasi nella serata di domenica scorsa a Marocco di Mogliano Veneto, all'interno della villa del petroliere Giancarlo Miotto, 79 anni.

Ad entrare in azione, intorno alle 19.30, un commando di quattro malviventi - di sicuro non degli sprovveduti del "mestiere" - che, armi in pugno, per circa quaranta minuti hanno tenuto in ostaggio il noto industriale, ex titolare della Miotto Generale Petroli (società ora in concordato fallimentare), la moglie, la figlioletta di soli 7 anni e due domestiche.

Un incubo iniziato con una vera e propria irruzione dalla porta-finestra della cucina, il cui infisso è stato scardinato con un piede di porco. Poi i banditi, travisati con passamontagna e pistole in mano, hanno radunato tutti in salotto dicendo chiaro e tondo che si trattava di una rapina e che gli ostaggi dovevano fare come dicevano loro. Probabile si trattasse di stranieri dell'Est.

Le minacce alla bambina

Non si sono fatti scrupoli neanche di fronte alla bambina, minacciandola direttamente ("stai zitta o ti sistemo io") e ventilando ai genitori l'ipotesi agghiacciante di sequestrarla. Poi dritti alle casseforti per il "colpo grosso" poi effettivamente riuscito. La moglie di Miotto è stata costretta ad aprine una, seguita a ruota dal caveau: dentro gioielli, orologi ed altri monili e oggetti preziosi di grande valore. Si ipotizza un bottino da circa un milione di euro.

Professionisti pronti a tutto

A quel punto però è scattato l'allarme e i malviventi sono stati costretti a una precipitosa fuga a piedi. Su di loro indagano i Carabinieri, che stanno visionando i filmati registrati delle telecamere di sorveglianza. Probabile che i movimenti dei proprietari fossero stati attentamente studiati dai banditi, né si esclude al momento la presenza di un basista.

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