Il dna nell'unghia spezzata e il "conto in sospeso": si stringe il cerchio attorno all'assassino di Enza Saracino
Intanto ha riaperto il sexy shop, ma il marito non è tornato in negozio e si è chiuso nel dolore
Sono state trovate tracce di dna sotto le unghie di Enza Saracino, la 50enne uccisa con cinque coltellate martedì 2 luglio 2024, a Preganziol. La prova potrebbe essere fondamentale per rintracciare l'assassino, gli inquirenti indagano tra i conoscenti della vittima e tra i clienti del Sexy shop in cui lavorava insieme al marito.
Il dna nell'unghia spezzata e il "conto in sospeso"
Trovate tracce di dna sotto le unghie di Enza Saracino. La 50enne che gestiva un sexy shop insieme al marito a Preganziol, si sarebbe difesa coraggiosamente dagli attacchi del suo assassino come testimoniano un’unghia spezzata e le abrasioni sugli avambracci, Purtroppo invano, Enza è stata uccisa con cinque coltellate tra il collo e il viso in quel casolare abbandonato in via Maleviste, a pochi passi dalla sua abitazione.
Ed è proprio da quel piccolo elemento che arriva una svolta importante: sotto quell’unghia spezzata, infatti, sono state trovate tracce di DNA che potrebbe corrispondere a quello del presunto assassino. Si tratta insomma di una prova che potrebbe portare direttamente all'arresto del colpevole.
Al vaglio anche gli indumenti che indossava la vittima al momento dell'omicidio, sui vestiti potrebbero esserci tracce biologiche importanti.
Si stringe il cerchio attorno all'assassino di Enza Saracino
Le tracce di dna, trovate durante l'autopsia, sono un indizio fondamentale per rintracciare l'assassino della 50enne. Il cerchio attorno al colpevole si stringe sempre più.
Gli inquirenti, dopo aver escluso che il delitto si sia consumato in ambito familiare - e quindi tutti i parenti della vittima, compreso il marito, non sono sospettati - stanno indagando sui conoscenti della 50enne. E' quasi certo che Enza conoscesse il proprio assassino, da quanto si apprende potrebbe essere proprio un cliente del sexy shop dove la vittima lavorava insieme al marito.
Resta ancora un mistero il movente dell'omicidio, finora le indagini si sono concentrate su un possibile delitto passionale, ipotizzando che la donna fosse perseguitata (o desiderata insistentemente) da qualcuno.
Ma indiscrezioni trapelate dagli ambienti investigativi ora sembrerebbero andare in senso opposto: abbandonata (se non esclusa del tutto) la pista passionale, ora le indagini si concentrano su un non meglio precisato "conto in sospeso" che Enza aveva con qualcuno che doveva incontrare proprio quella sera in quel casolare abbandonato.
Se fosse davvero così, il delitto cambierebbe radicalmente fisionomia. Forse il contesto - il lavoro nel sexy-shop - e il fatto che il delitto si sia consumato durante un appuntamento privato in un luogo isolato ha fatto fare troppo semplicemente due più due... Inoltre sul cadavere della donna non sono stati trovati segni di violenza sessuale.
Risposte importanti emergeranno anche dall'analisi delle chat sullo smartphone della vittima e dalle telecamere di videosorveglianza che avrebbero permesso di ricostruire il tragitto della donna, in sella alla sua bici elettrica, dal posto di lavoro fino al capannone, passando per l’Iperlando e il bar La Perla. Nei video potrebbe essere stato registrato anche il mezzo utilizzato dall'assassino.
Intanto ha riaperto il sexy shop, ma il marito non è tornato in negozio e si è chiuso nel dolore. La data dei funerali di Enza non è ancora stata fissata.