Il killer di Vanessa Ballan, Fandaj Bujar, è accusato di omicidio volontario con tre aggravanti
Il procuratore di Padova pensa alla premeditazione: il 41enne aveva cambiato l’utenza telefonica il giorno prima e per recarsi sul luogo del delitto aveva scelto una bicicletta, in cui nascondeva un martello e due coltelli
Vanessa Ballan, 27 anni incinta del secondo figlio, è stata uccisa a coltellate davanti casa sua a Riese Pio X, in provincia di Treviso. L'ennesimo femminicidio che si verifica nel nostro Paese. Nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 dicembre 2023 è stato fermato il suo assassino: Bujar Fandaj, 41enne di origine kosovara. Il killer era un cliente del supermercato dove lavorava la donna, che un paio di mesi fa lo aveva già denunciato per stalking. Adesso l'accusa è di omicidio volontario con quattro aggravanti.
Femminicidio Vanessa Ballan, uccisa a coltellate fuori casa
A dare l'allarme è stato un vicino di casa, che si è trovato di fronte la scena shock: la donna giaceva oramai esanime di fronte al vialetto di casa. Sul suo corpo sono stati ritrovati parecchi colpi inferti con arma da taglio. Inutili purtroppo i soccorsi, arrivati sul posto nel giro di pochi minuti, ma costretti soltanto a constatare il decesso della giovane, mamma di una bambina di quattro anni e che stava aspettando il secondo figlio.
In un primo momento si è pensato che il colpevole potesse essere il compagno della donna, Nicola Scapinello, che nell'interrogatorio ha raccontato di essere lontano da casa al momento del delitto.
Tuttavia, siamo difronte all'ennesimo delitto passionale: l'assassino della vittima era un cliente del supermercato Eurospin del paese dove Vanessa lavorava, con cui c'è stato un trascorso in passato.
Chi è Bujar Fandaj: l'omicida di Vanessa
Bujar Fandaj, 41 anni di origine kosovara, è il proprietario di un’impresa di pittura, la 7Colors. Una persona piuttosto attiva sui social, soprattutto sulla piattaforma di Tiktok.
L'uomo era solito frequentare il supermarket dove Vanessa Ballan faceva la cassiera. Proprio da un loro primo incontro è nato un rapporto amoroso.
Ma quando la 27enne ha deciso di troncare la relazione in estate l'uomo non lo aveva accettato. Anzi, era iniziata una vera e propria persecuzione: chiamate a tutte le ore, stalking.
Atteggiamenti di grande pressione e numerosi ricatti che si sono intensificati quando Vanessa ha annunciato la sua seconda gravidanza avuto dal marito Nicola.
La denuncia è arrivata lo scorso 25 ottobre 2023 a seguito di un primo tentativo di effrazione in casa da parte di Fandaj nell'abitazione della vittima, avvenuto durante l'estate.
Un chiaro segnale di aiuto che, tuttavia, non ha apportato alcun tipo di allontanamento forzato per il suo killer. Soltanto il 27 ottobre 2023 i Carabinieri avevano effettuato una perquisizione nella casa del 41enne, sequestrando 3 telefoni.
La ricostruzione dell'omicidio
Nella mattinata di martedì 19 dicembre 2023 Fandaj si è presentato ancora una volta fuori la villetta a schiera di via Fornasette dove viveva Vanessa, ma lei non gli aveva aperto.
Il tragico evento si è verificato tra le 11.30 e mezzogiorno, quando il 41enne ha sfondato la porta finestra con un martello, prima di massacrare la povera 27enne con 7 coltellate al torace per poi darsi alla fuga.
Sul corpo della vittima sono state trovate anche ferite alle mani, testimonianza si un suo tentativo di difesa dall'omicida. L'arma del delitto è stata ritrovata in bagno.
I tentativi di depistaggio
Non sono mancati i tentativi di depistaggio da parte di Bujar Fandaj: l'uomo, dopo l'omicidio, ha infatti continuato a postare foto e video sui suoi principali canali social.
A confondere gli investigatori anche una sua foto caricata su Facebook in cui si vedeva un cartello stradale ai confini con la Slovenia. Ma il tentativo di raggiro non ha funzionato.
I Carabinieri hanno fatto irruzione nella sua abitazione, ma al loro arrivo Bujar non c'era. Nel vialetto della strada è stata soltanto ritrovata la sua auto.
E' stato proprio il 41enne nel tardo pomeriggio di ieri, 19 dicembre 2023, ad effettuare una chiamata al 112 usando un telefono senza la SIM per non essere geolocalizzato. A quel punto ha confessato di aver ucciso a sangue freddo Vaness Ballan.
Dopo pochi minuti le guardie hanno fatto ritorno nell'appartamento di Fandaj, cogliendolo in flagrante mentre si stava preparando per la fuga. L'uomo non ha opposto resistenza e si è consegnato alla polizia.
Adesso, in attesa del rito direttissimo, si trova al carcere di Treviso.
L'ipotesi di premeditazione
Il procuratore di Treviso ha ipotizzato una tripla premeditazione dell'omicidio di Vanessa Ballan.
Prima di tutto, il 41enne kossovaro si è recato sul luogo del delitto con una bicicletta e non con la sua auto aziendale. Una scelta che ha destato i primi sospetti.
Nel cofanetto del veicolo a quattro ruote c'erano, inoltre, un martello, con cui l'uomo ha sfondato la porta finestra della casa di Vanessa, e i due coltelli risultati essere le armi del crimine.
Altri indizi che hanno fatto pensare ad un piano studiato mesi fa fanno riferimento al telefono cellulare di Fandaj che, come abbiamo detto prima, era privo di SIM. Un altro modo per rallentare la sua ricerca.
Infine, c'è il delitto passionale: il rifiuto della persona amata che torna dal marito da cui aspetta un secondo bambino e che manda in crisi l'omicida.
Le indagini sono, tuttavia, ancora in corso. Per adesso si possono soltanto analizzare i fatti e mostrare tutta la solidarietà a questa povera famiglia che ha perso una moglie e una madre.