Omicidio di Conegliano

Il presunto killer di Margherita Ceschin potrebbe uscire dal carcere

Il suo avvocato ha sollevato un'eccezione procedurale che potrebbe invalidare l'intero procedimento

Il presunto killer di Margherita Ceschin potrebbe uscire dal carcere
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Il presunto esecutore materiale dell’omicidio di Margherita Ceschin, Jose Mateo Garcia, rischia di essere scarcerato il 4 gennaio 2025 a causa di un vizio di procedura rilevato dal suo avvocato difensore. Nel frattempo, la Procura sta cercando di correre contro il tempo per evitarlo, ma i margini sono estremamente ristretti.

Il presunto killer di Margherita Ceschin potrebbe uscire dal carcere

Jose Mateo Garcia, noto come “El Gordo” e attualmente detenuto nel carcere di Belluno, è accusato di aver ucciso Margherita Ceschin, la donna di 72 anni di Conegliano, trovata senza vita nel suo appartamento il 24 giugno 2023. Il suo avvocato ha sollevato un'eccezione procedurale che potrebbe invalidare l'intero procedimento.

Il giudice per l’udienza preliminare, Carlo Colombo, ha accolto l’eccezione, annullando la richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura. La contestazione riguarda i termini di 20 giorni che Garcia avrebbe dovuto avere a disposizione per presentare memorie difensive o essere ascoltato. Invece, la richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata al 19° giorno, privando la difesa di un giorno utile. Questo errore ha portato il giudice a restituire gli atti alla Procura, facendo tornare il procedimento alla fase della chiusura delle indagini.

La corsa contro il tempo

Al Tribunale del capoluogo della Marca è dunque iniziata una frenetica corsa contro il tempo. Oltre al presunto esecutore materiale, Jose Mateo Garcia, è accusato del delitto come mandante Enzo Lorenzon, ex marito della vittima, oggi ottantenne e agli arresti domiciliari in una casa di riposo. Lorenzon si dichiara innocente e afferma di poter dimostrare la sua estraneità ai fatti nel corso del processo.

Se Garcia venisse scarcerato a causa della decorrenza dei termini, l’intera dinamica processuale rischierebbe di complicarsi ulteriormente, rendendo ancora più difficile fare luce su quanto accaduto.

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